venerdì 11 maggio 2018

ILVA - Melucci e soci sono saliti sul carro di Calenda/Mittal che vogliono un accordo antioperaio che non può dare nè lavoro, nè diritti ai lavoratori, nè salute e bonifica reale alle masse popolari

Lo Slai cobas per il sindacato di classe considera che l'alleanza sindacati aziendali FIM/FIOM/UILM/USB con il sindaco Melucci sia dannosa ai lavoratori e alla città.
Gli operai devono unire le masse popolari e lottare insieme,
servono assemblee e manifestazioni che invadano la città e non chiacchiere e incontri con Melucci
Non stare al carro di sindaci che non rappresentano gli operai e le masse e che sono pronti a salire sul carro di padroni e governo.
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Ilva, Melucci e i sindaci della Provincia: “Per evitare il disastro serve accordo di responsabilità”“Gli amministratori locali hanno partecipato ad un tavolo tutto sommato positivo e decisivo al Mise, per le materie di propria competenza. Non sussistono nuovi ostacoli da parte loro alla condivisione di una piattaforma larga ed aperta per il rilancio di Ilva“. Lo dichiarano in una nota il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e gli amministratori locali dell’area di crisi, precisando di aver “preso contezza dell’ultima proposta del Governo ai sindacati, come accolta da Mittal. Gli amministratori degli enti locali ora approfondiranno, ma ad ogni modo confermano la loro disponibilità a favorire con ogni mezzo lecito la trattativa, fino all’ultimo minuto utile '
C’è “molto rammarico – aggiunge la nota diffusa dal Comune di Taranto – per gli esiti del precedente tavolo sindacale. Tuttavia, per evitare il disastro industriale, ambientale e sociale incombente sulla comunità ionica, si presteranno ad un ulteriore difficile momento di mediazione, sia con la Regione Puglia che con tutte le sigle territoriali, le cui distanze si spera risultino meno eccessive di quanto palesato frettolosamente a Roma“. Purtroppo “il tempo stringe, e probabilmente – concludono Melucci e gli amministratori locali dell’area di crisi – è l’ultima possibilità per la nuova Ilva immaginata dal protocollo di intesa degli enti promotori. Si prevede la convocazione del tavolo Taranto già entro la settimana corrente. Non ci sono più alibi per nessuno, auspichiamo il più alto senso di responsabilità da parte di tutti, anche in termini comunicativi“.

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