Ieri è comparsa su pochi giornali una notizia che invece doveva e deve avere ben altro risalto perchè E' GRAVISSIMA!
Viene definitivamente accertato dall'Arpa che "la pioggia di diossina che si è riversata sul rione Tamburi tra il 2013 e il 2015, con picchi elevatissimi - mai raggiunti in Italia, nemmeno in occasione dell'incidente di Seveso o dei roghi più violenti della Terra dei Fuochi - è dovuta alle polveri degli elettrofiltri dell'impianto di agglomerazione dell'Ilva"; si accerta, quindi, che tale anomalia sia strettamente legata al ciclo produttivo dell'Ilva", ma... grazie all'immunità penale concessa dal governo Renzi con il decreto legge del 5 gennaio del 2015, i responsabili di quella diossina che probabilmente ha causato altri malati, altri morti, e i cui effetti distruttivi continuano nel tempo, NON SONO PUNIBILI.
E il PM Buccoliero quindi ha proposto al Gip richiesta di archiviazione.
Il PM Buccoliero, coordinatore del pool della Procura, afferma un paradosso: i commissari Ilva sono degli assassini, ma l'hanno potuto fare tranquillamente e non gli succede nulla! Il decreto salva-Ilva del 2015 - dice il PM - "autorizza l'attività
produttiva anche in presenza di deficienze impiantistiche che possono
determinare pericolose emissioni di sostanze nocive".
Cioè è il governo che con quel decreto ha detto: puoi uccidere!
Il PM Buccoliero come fa a conciliare il fatto di essere il principale accusatore nel processo Ilva "ambiente svenduto" dei Riva e complici, anche istituzionali, e poi archiviare tranquillamente per coloro che hanno proseguito l'azione criminale dei Riva contro gli operai e gli abitanti dei Tamburi?
QUESTO NON PUO' E NON DEVE PASSARE!
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