«Le vittime – sostiene l’Ona – hanno
lavorato nello stabilimento siderurgico più grande d’Europa per oltre 20
anni senza mai ricevere alcuna protezione e senza essere mai stati
informati sul rischio amianto». I dodici indagati sono Giambattista
Spallanzani, direttore dell’Italsider tra il 1973 e il 1978, Sergio
Noce, direttore tra il 1978 e il 1982, Attilio Angelini, direttore tra
il 1984 e il 1987, Francesco Chindemi, direttore tra il 1989 e il 1993,
Nicola Muni, direttore tra il 1993 e il 1995, Ettore Salvatore,
direttore tra il 1995 e il 1996, Luigi Capogrosso, direttore tra il 1996
e il 2012; i tre capi reparto Pietro Loforese, Elio Buono ed Emanuele
Imperiale e i medici Giancarlo Negri e Luciano Greco. L’Ona rivolge un
appello al ministro Luigi Di Maio perché «provveda e/o disponga la
bonifica dell’amianto ancora presente in Ilva, e perché tuteli i
lavoratori esposti ad amianto».
giovedì 27 settembre 2018
AMIANTO/ILVA - Il 9 ottobre comincia l'udienza preliminare
(da Corriere di Taranto) - E' stata fissata per il 9 ottobre prossimo
l’udienza preliminare a carico di 12 persone tra ex direttori
dell’Italsider prima e dell’Ilva poi, di tre capi reparto del
Siderurgico e di due medici che rispondono a vario titolo di
cooperazione in omicidio colposo, lesioni colpose gravissime e
inosservanza delle norme sull’igiene del lavoro. La richiesta di rinvio a
giudizio, firmata dal sostituto procuratore Giorgia Villa, si inquadra
nell’inchiesta sulla morte di tre operai che lavorarono a contatto con
l’amianto e sul caso di un quarto lavoratore che si è ammalato di
asbestosi. L’Ona (Osservatorio nazionale sull’amianto) ha annunciato che
si costituirà parte civile.
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