Hanno ben ragione le mamme dei Tamburi e l'assoc. "Tamburi combattenti" a dichiarare che se non hanno risposte e non vedono interventi certi, per la questione del gas radon trovato in alcune aule e scuole, entro il 17 settembre, quando inizierà il nuovo anno scolastico, non manderanno i figli a scuola.
Le parole di assicurazioni dell'ass. Viggiano non sono state convincenti. Ha teso a normalizzare, rendere ordinaria la situazione, quando non è affatto normale che i bambini dei Tamburi sono "figli di un Dio minore", devono essere inquinati dall'Ilva, avere meno diritti scolastici, e ora anche il radon.
Le parole della Viggiano sono sembrate più tese a "placare gli animi", dopo aver minacciato provvedimenti contro chi farebbe "allarmismo".
Ma è non assumersi preventivamente la responsabilità sulla salute delle persone e muoversi al massimo solo quando c'è la giusta protesta che non va bene.
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