mercoledì 29 maggio 2013

a roma ancora nessuna decisione

la nomina di un commissario ad acta per l'Ilva ancora non c'è. Mentre si lavora ancora su "diverse ipotesi" per cercare di salvare l'Ilva e - come dice il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi - ciò che la grande fabbrica rappresenta, ossia "il futuro dell'Italia come paese industriale avanzato, quindi la capacità dell'Italia di gestire attività manifatturiere complesse". "Mi auguro che alla fine il buonsenso prevalga e si trovi una soluzione", ha aggiunto Squinzi mentre a Roma le istituzioni e quel che resta dei vertici dell'azienda provano a trovare il modo di risolvere il complicato rebus tarantino.

Nessuna decisione sul commissario. Forse arriverà nella notte o domani. E' quanto si apprende in serata sul tavolo tecnico tenutosi a palazzo Chigi cui è seguita una riunione politica, alla presenza del premier Enrico Letta, il governatore della Regione Puglia e i ministri dell'esecutivo. "Sul tavolo ci sono opzioni differenziate e i tecnici sono al lavoro per approfondirle - ha detto Vendola lasciando Palazzo Chigi - domani forse ci sarà la decisione. Io mi auguro che si possa optare per l'ipotesi più forte e cioè separare la proprietà dalla fabbrica".

Diverse le ipotesi valutate. Avanza il commissariamento sostenuto da Andrea Orlando, ministro dell'Ambiente. I tecnici hanno vagliato anche la possibilità di un'anticipazione rispetto ai tempi che sarebbero necessari applicando quanto già previsto dalla stessa legge cosiddetta "Salva Ilva" che indica anche la possibile adozione di provvedimenti di amministrazione straordinaria in caso di eventuali criticità nell'applicazione dell'Aia certificate dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).

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