ILVA TARANTO: avevamo ragione nel chiedere subito intervento pubblico e nazionalizzazione
USB al governo: siamo rappresentativi, siamo
tanti, combattivi e vogliamo essere ascoltati
USB in pochi mesi è
diventato all’ILVA un sindacato fortemente rappresentativo, ha
dimostrato di poter mobilitare i lavoratori, di saper lottare e
scioperare, di comprendere quanto è importante il rapporto che deve
svilupparsi tra operai e cittadini.
Ma USB ha anche
analizzato freddamente la situazione dal punto di vista finanziario ed
industriale e ciò che era emerso fin da subito era la volontà dei Riva
di non spendere un euro per il risanamento dello stabilimento e del
territorio.
Per questo motivo
avevamo indicato come unico programma possibile: l'esproprio
dell'azienda e dei beni dei Riva, la nazionalizzazione e l'intervento
pubblico diretto, il blocco delle attività nocive finalizzato al
risanamento, la piena occupazione e la difesa del salario.
La magistratura, anche
se ostacolata da più parti, ha fatto un ottimo lavoro e dopo aver
indicato responsabilità e responsabili, con l'individuazione di quasi
10 miliardi ha oggi anche trovato le risorse economiche per attuare un
progetto complessivo che risani la città e dia lavoro ed un futuro
certo a decine di migliaia di lavoratori e cittadini. Di fatto manca
soltanto la volontà politica per organizzare e gestire un intervento
diretto dello Stato che, tra l'altro potrebbe realizzarsi ora senza
enormi oneri economici aggiuntivi.
Noi i Riva vogliamo che
paghino sino all'ultimo centesimo e vogliamo vederli condannati ed in
galera per ciò che hanno prodotto a Taranto. Al tempo stesso vogliamo
che paghino coloro che, a livello politico, istituzionale,
imprenditoriale e anche sindacale, hanno vissuto e lucrato sulla morte
della città e di chi lavora o ha lavorato a l'ILVA.
USB, forte della sua
rappresentatività e credibilità, ha inviato una richiesta di incontro
al governo e al Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato che
sappiamo voler incontrare le altre organizzazioni sindacali in questi
giorni.
Riteniamo doveroso che
il governo ascolti anche USB, soprattutto in considerazione del fatto
che le altre sigle sindacali, chi più chi meno, chi da sempre e chi
sino a poco tempo fa, hanno appoggiato le politiche dei Riva e
criticato, quando non direttamente ostacolato, l'operato e le decisioni
della magistratura.
Una esclusione
dell'unico sindacato che sta indicando una via di uscita dall'attuale
crisi e che al tempo stesso può mobilitare immediatamente i lavoratori
in una fase così delicata e difficile, sarebbe letta come un atto di
aperta ostilità nei confronti di coloro che rappresentiamo.
USB
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