Lo Slai cobas esprime la sua
solidarietà alla lotta degli operai della Rendelin spa e delle altre
ditte dell’appalto ENI.
Questa mattina è riuscito compatto lo
sciopero e il presidio degli operai dell’appalto ENI.
E’ la risposta al fatto che via via
che stanno scadendo gli appalti, le nuove ditte procedono a nuove
assunzioni mentre per gli operai che già lavorano si apre solo la
prospettiva del licenziamento.
Ora tocca ad 8 operai della Rendelin
spa di Cercola (NA), non riassunti dalla nuova ditta Ecologista
servizi srl di S. Marzano, e agli operai della De Pasquale, ma via
via toccherà anche ad altri operai.
Per questo stamattina la partecipazione
degli operai delle varie ditte davanti al varco 3, dove entra
l’appalto, è grossa, non solo per solidarietà con gli operai per
cui è già aperta la procedura di mobilità, ma anche perché se non
si blocca subito questa situazione, tanti rischierebbero di perdere
il lavoro.
Finora non hanno portato a nulla gli
incontri presso la Direzione del lavoro, perché la Rendelin pur
facendo lavori di bonifica, pulizie che rientrerebbero nel contratto
Multiservizi sostiene di applicare il CCNL metalmeccanico e quindi di
non dover rispettare la clausola sociale - ex art. 4 del contratto
multiservizi – che dispone, nel cambio di appalto, il mantenimento
del personale già in servizio.
Su questo è in corso un accertamento
dell’Ispettorato del Lavoro.
Ma la questione ora sta diventando
urgente..
E’ chiaro che alle nuove ditte
conviene prendere nuovi operai per pagarli di meno, avere anche la
possibilità di sgravi contributivi e tenere comunque personale più
ricattabile.
Ma questa situazione è il frutto anche
della politica di frammentarietà degli appalti portata avanti
dall’ENI, che porta anche in una stessa ditta, come la Rendelin, ad
avere per ogni servizio un appalto diverso, con scadenze diverse;
frammentarietà che significa anche appalti a minor costo.
Questo inevitabilmente porta ad una
frammentazione degli operai. Che, però, per fortuna, non sta affatto
portando ad una divisione tra i lavoratori, come lo sciopero e il
presidio di questa mattina sta dimostrando.
Lo Slai cobas nell’esprimere la sua
solidarietà ai lavoratori, dà la sua disponibilità a fare tutto
ciò che è nelle proprie possibilità perché i licenziamenti
rientrino e i lavoratori possano cambiare in forma stabile questa
situazione.
Slai cobas per il sindacato di classe
TA. 30.5.13
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