IL GIP: INQUIETANTE ASSERVIMENTO -
«Florido, Conserva e Specchia, operando in piena unità di intenti,
hanno rivelato una inquietante, forte inclinazione comportamentale ad
asservire il pubblico ufficio, i pubblici poteri rispettivamente
esercitati, al conseguimento di obiettivi di favore economico a
beneficio di determinati soggetti (ovviamente, non di soggetti
qualunque...), in spregio dei principi di buon andamento ed imparzialità
della pubblica amministrazione». Il gip Todisco lo scrive
nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita stamani nei confronti del
presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Florido, dell’ex
assessore provinciale all’Ambiente Michele Conserva (entrambi finiti in
carcere), dell’ex direttore generale della Provincia Vincenzo Specchia
(ai domiciliari) e dell’ex dirigente dell’Ilva Girolamo Archinà (già in
carcere dal 26 novembre 2012) nell’ambito dell’inchiesta della Procura
di Taranto su presunti favori all’Ilva in materia di autorizzazioni per
le discariche di rifiuti.
LA MINACCIA DI LICENZIAMENTO A DIPENDENTE - Ai
quattro arrestati viene contestato un tentativo di concussione per
costrizione nei confronti di un ex dirigente del settore Ecologia della
Provincia, Luigi Romandini, per indurlo a firmare (cosa che non fece,
nonostante la minaccia di licenziamento) autorizzazioni in favore
dell’Ilva. A Florido, Conserva e Archinà è contestata anche la
concussione per induzione per aver costretto il successore di Romandini
nello stesso ufficio, Ignazio Morrone, a sottoscrivere l'autorizzazione
all’esercizio di discarica per rifiuti speciali nell’area 'Cava Mater
Gratiaè, precedentemente richiesta dall’Ilva.
ARCHINA' ORIENTAVA CONDOTTE POLITICI PROVINCIA -
Dall’inchiesta Ambiente svenduto su presunti favori all’Ilva, sarebbe
emerso anche che le condotte di Florido, Conserva e Specchia (presidente
della Provincia, ex assessore all’Ambiente ed ex dg dell’ente) erano
«ispirate e pilotate da Archinà (ex dirigente Ilva, ndr) il quale era
talmente introdotto nei meccanismi di nomina dell’ente da essere al
corrente anche delle nomine in cantiere e delle quali solo pochi giorni
prima Conserva aveva parlato con un suo collaboratore». Lo scrive il gip
di Taranto nell’ordinanza di arresto di Florido, Conserva, Specchia e
Archinà. Riferendosi alla figura e al ruolo di Archinà, il gip scrive
che l’ex dirigente Ilva «è informato di tutto, caldeggia nomine e
spostamenti dei dirigenti, ispira ed orienta le condotte di Florido e
Conserva e, senza la sua invasiva presenza, non si spiegano le ragioni
per le quali negli uffici dell’amministrazione provinciale si insistesse
tanto per una solerte e positiva risposta alle istanze dell’Ilva spa».
Nessun commento:
Posta un commento