venerdì 24 maggio 2013

Ilva: la "sinistra" dice fesserie

La “sinistra” è meglio che non parla, perché ogni volta dice fesserie.


Paolo Ferrero di Rifondazione comunista (ma vive ancora?), a proposito del sequestro dei fondi dei Riva ha dichiarato: “Con la famiglia Riva le sorprese non finiscono mai…Una delle più potenti famiglie del paese, a cui era stato affidato il destino di un settore strategico per l’economia nazionale, ha fallito su tutta la linea. Chiediamo che il governo intervenga prontamente per espropriare beni e capitali della famiglia Riva, nazionalizzando le attività produttive”.
La famiglia Riva non ha “fallito”. La logica sua, come di tutti i capitalisti, è quella di prendere, sfruttare al massimo, soprattutto gli operai, e per quanto tempo è conveniente, fare profitti, salvaguardarli, e poi mollare. Questo può essere ostacolato dalla lotta dura degli operai e da una coerente e agente linea sindacale di classe (ma i delegati che fanno parte di Rifondazione comunista stanno nella Fiom); e può essere impedito realmente solo dal rovesciamento rivoluzionario del sistema dei padroni – Chi porta nella sua sigla la parola “comunista” questo ABC dell’analisi del capitalismo dovrebbe saperlo!

Il governo che dovrebbe salvare l’Ilva, è parte di uno Stato che aveva la proprietà dell’Ilva (allora Italsider) e che dopo averla portata quasi al fallimento l’ha data a pochi soldi all’unico padrone che voleva prenderla. Riva l’ha presa e dal 95 sono iniziati i suoi veri profitti, soffiando via via da sotto il naso i fondi realizzati; il governo che dovrebbe salvare l’Ilva, visti i partiti che ne fanno parte, non è affatto diverso e persegue la stessa linea del governo precedente che ha fatto il “decreto salva-Ilva”, per salvare Riva e i suoi profitti e che si è tanto preoccupato della salute degli operai e dei cittadini da metterci solo una manciata di milioni. 

I governi sono il comitato d’affari della classe dominante e, nazionalizzazione o non nazionalizzazione, è sempre e solo le maledette leggi del profitto capitalista, dello sfruttamento degli operai e del taglio dei costi inutili (in primis quelli per la salute e la sicurezza), che perseguirà.

Infine, basta con le varie espressioni di sorpresa che in questi giorni si sentono in giro. Ma quando nel 2009 Tremonti, e il suo governo Berlusconi, ha introdotto lo “scudo fiscale” era già chiaro che sarebbero rientrati fondi nascosti illecitamente per non pagare le tasse, era chiaro che perpetuava e copriva vecchie truffe e si permetteva ai padroni e ai ricchi di farne di nuove.
Di che ci si sorprende? E’ il sistema capitalista! O i proletari e le masse popolari lo rovesciano, o i “ben pensanti” continueranno ad avere tante “sorprese”!

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