La “sinistra” è meglio che non parla, perché ogni volta dice fesserie.
Paolo Ferrero di Rifondazione comunista
(ma vive ancora?), a proposito del sequestro dei fondi dei Riva ha
dichiarato: “Con la famiglia Riva le sorprese non finiscono mai…Una
delle più potenti famiglie del paese, a cui era stato affidato il
destino di un settore strategico per l’economia nazionale, ha
fallito su tutta la linea. Chiediamo che il governo intervenga
prontamente per espropriare beni e capitali della famiglia Riva,
nazionalizzando le attività produttive”.
La famiglia Riva non ha “fallito”.
La logica sua, come di tutti i capitalisti, è quella di prendere,
sfruttare al massimo, soprattutto gli operai, e per quanto tempo è
conveniente, fare profitti, salvaguardarli, e poi mollare. Questo può
essere ostacolato dalla lotta dura degli operai e da una coerente e
agente linea sindacale di classe (ma i delegati che fanno parte di
Rifondazione comunista stanno nella Fiom); e può essere impedito
realmente solo dal rovesciamento rivoluzionario del sistema dei
padroni – Chi porta nella sua sigla la parola “comunista”
questo ABC dell’analisi del capitalismo dovrebbe saperlo!
Il governo che dovrebbe salvare l’Ilva,
è parte di uno Stato che aveva la proprietà dell’Ilva (allora
Italsider) e che dopo averla portata quasi al fallimento l’ha data
a pochi soldi all’unico padrone che voleva prenderla. Riva l’ha
presa e dal 95 sono iniziati i suoi veri profitti, soffiando via via
da sotto il naso i fondi realizzati; il governo che dovrebbe salvare
l’Ilva, visti i partiti che ne fanno parte, non è affatto diverso
e persegue la stessa linea del governo precedente che ha fatto il
“decreto salva-Ilva”, per salvare Riva e i suoi profitti e che si
è tanto preoccupato della salute degli operai e dei cittadini da
metterci solo una manciata di milioni.
I governi sono il comitato d’affari
della classe dominante e, nazionalizzazione o non nazionalizzazione,
è sempre e solo le maledette leggi del profitto capitalista, dello
sfruttamento degli operai e del taglio dei costi inutili (in primis
quelli per la salute e la sicurezza), che perseguirà.
Infine, basta con le varie espressioni
di sorpresa che in questi giorni si sentono in giro. Ma quando
nel 2009 Tremonti, e il suo governo Berlusconi, ha introdotto lo “scudo fiscale” era
già chiaro che sarebbero rientrati fondi nascosti illecitamente per
non pagare le tasse, era chiaro che perpetuava e copriva vecchie
truffe e si permetteva ai padroni e ai ricchi di farne di nuove.
Di che ci si sorprende? E’ il sistema
capitalista! O i proletari e le masse popolari lo rovesciano, o i
“ben pensanti” continueranno ad avere tante “sorprese”!
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