All'Ilva le assemblee indette dai sindacati confederali non chiariscono niente e non servono a niente.
Dopo aver firmato accordi su accordi, dopo aver fatto incontri e pseudoincontri, dopo aver assistito ad una catena di incidenti anche gravi e risposto con uno sciopero di circostanza solo all'ultimo, Fim, Fiom, Uilm hanno convocato delle assemblee in cui ci si aspettava:
1) chiarimenti su i contratti di solidarietà, a fronte di critiche e denunce venute dagli operai e dallo Slai cobas. Invece i sindacati confederali dicono che tutto va bene;
2) chiarimenti sui nuovi assetti societari e sull'andamento dell'applicazione dell'aia (già insufficiente). Anche qui, niente di niente, ma attesa di un incontro con Bondi - che tra l'altro non gli risponde - che prepara il suo piano di ristrutturazione;
3) data delle elezioni delle RSU che da maggio sono già scadute. E invece, niente, "si faranno", quando piacerà a lor signori;
4) sulla sicurezza, poi, nessuna nuova iniziativa... e dobbiamo toccare ferro...
L'unica cosa invece su cui hanno alzato la voce è stato contro i magistrati - il Procuratore di Lecce, Vignola, ha denunciato le loro responsabilità nella situazione Ilva in questi anni.
Assemblee più inutili non si potevano fare. Ma, a dir la verità, anche dagli operai ci si aspettava qualcosa. Una volta che c'erano si poteva far sentire la contestazione e la protesta...
Nessun commento:
Posta un commento