giovedì 11 settembre 2014

Dalle lavoratrici pulizie asili - ieri un incontro insoddisfacente, ancora una volta solo qualche promessa... Si cerca di discriminare lo Slai cobas

(dalla RSA Slai cobas):

Ieri l'Ass. Zaccheo in rappresentanza dell'amministrazione comunale ci ha spiegato che grazie al servizio di ausiliariato il budget è salito da un milione e mezzo di euro dell'appalto in corso a un milione e 840.00 circa per quello che dovrebbe partire, dopo la proroga, da gennaio 2015 e che l'impegno prossimo sarà di trovare un secondo 20% di risorse su quel milione e 840mila euro da inserire  nel bilancio di fine ottobre portando questa cifra a 2 milioni e rotti, che in termini di estensione lavorativa si arriverebbe quasi alle tre ore pro lavoratore.
Quindi, dovremmo aspettare fino alla prima metà di novembre per sapere del bilancio. 
Cisl e Cgil hanno dichiarato di aspettare questo bilancio e poi decidere l'eventuale blocchi negli asili se loro non mantengono quanto detto. 

Ma ieri è stata un'impresa partecipare all'incontro perché a noi slai cobas - mi hanno sottolineato - non era arrivato l'invito e quindi ho dovuto impormi chiedendo se ci fosse stata una normativa che mi impedisse di stare lì. 
Per questo, lo slai cobas ha oggi mandato un comunicato di protesta all'Ass. Zaccheo, perchè nonostante proprio Slai cobas avesse fatto la richiesta di incontro all'Ass. Zaccheo il giorno 5 settembre e proponendo esso di realizzarlo il 10 di settembre, ieri non è stato convocato, senza alcuna giustificazione, con un'assurda e illegittima discriminazione sindacale.
Ma chiaramente questo tentare di tenere fuori noi dello slai cobas, ha visto in prima fila anche Cisl e Cgil, le quali, benchè tutte le lavoratrici, comprese quelle iscritte a questi sindacati, volessero un incontro unitario (perchè nella lotta le lavoratrici sono unite al di là della tessera sindacale), hanno imposto "tavoli separati".

Tornando all'esito dell'incontro con l'Ass. Zaccheo, noi, comunque, non ci fidiamo affatto delle promesse e restiamo non d'accordo su queste soluzioni rappezzate e ancora al di sotto delle effettive necessità di lavoro e del pieno riconoscimento di tutto il nostro lavoro (che comprende sempre più oltre le pulizie le attività di ausiliariato, già da ora).
Il bilancio, poi, come è successo in altri anni, non è affatto detto che venga approvato nei tempi previsti.
Per noi occorre avviare almeno dal 1° ottobre lo stato di agitazione negli asili, perchè il tutto non slitti al prossimo anno e non ci facciano trovare con altre elemosine.

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