mercoledì 24 settembre 2014

La Commissione Elettorale Rsu della Cementir, in rappresentanza solo di Cgil, Cisl, Uil, viola le regole per non discutere il ricorso dello Slai cobas

Senza neanche convocare, come stabilisce il regolamento, l'intera commissione elettorale, in cui era presente fino alle elezioni Rsu lo slai cobas, il presidente della Commissione "sente" i rappresentanti dei sindacati confederali e ribadisce la scelta (arbitraria) per cui il 3° delegato deve essere quello della cisl. 

La prossima settimana lo slai cobas chiederà la convocazione da parte del Comitato di garanzia-Direzione del Lavoro. 

Si riportano parti del ricorso dello Slai cobas:

"... RICORSO avverso la decisione assunta da 3 componenti della Commissione elettorale (esclusa il membro della CE dello Slai cobas) di attribuire un delegato eletto alla lista Filca Cisl, sulla base di motivazioni non regolamentari.
Si ricorda che sia la lista SLAI COBAS sia la lista FILCA CISL hanno preso esattamente lo stesso numero di voti di lista: 10. Ugualmente, entrambe le liste hanno complessivamente ottenuto lo stesso numero di preferenze: 10.

Per quanto sopra rappresentato, si fa presente che in base al regolamento per le elezioni delle RSU, in caso di parità di voti o parità di resti riportati da liste diverse, i seggi vengono attribuiti alla lista che ha ottenuto complessivamente il maggiore numero di preferenze.
Nel caso in questione risultano sia parità di voti di lista che parità, complessivamente, di preferenze ai candidati. 

Pertanto, la decisione di cui al verbale del 17.9.2014, non ha alcun supporto di legittima motivazione.
Nella nota a verbale, infatti, si fa riferimento all'art.11 “Preferenze” comma 4 pg, 15 e 16 del testo unico del 10.1.2014. Questo articolo e comma parlano di modalità di indicazione delle preferenze di candidati al momento del voto e non di “attribuzione dei seggi” di cui invece parla l'art.18 1° e 2° comma, che così recita: “Nell'ambito delle liste che avranno conseguito un numero di voti sufficienti all'attribuzione dei seggi, i componenti saranno individuati seguendo l'ordine dei voti di preferenza ottenuti dai singoli candidati e, in caso di parità di voti di preferenza, in relazione all'ordine di lista”.
E' palese che quanto sopra riportato si riferisce solo alla “parità di voti di preferenza” in una stessa lista – non certo alla parità di preferenze di candidati tra liste diverse.

Nel caso in questione, ci troviamo pertanto di fronte a due liste, Slai cobas e Filca cisl, che si trovano con parità di voti di lista e parità di voti di preferenza.
A questo punto non si può arbitrariamente attribuire a una delle liste, nel caso concreto alla Filca cisl, l'elezione del candidato.
In questa situazione, in altre realtà i sindacati confederali stessi, nonché l'Aran, a fronte di questo caso scrivono: “Il regolamento elettorale non chiarisce il caso in cui si verifichino contestualmente parità di voti alla lista e parità di preferenze ai candidati”, e demanda alla commissione elettorale di trovare la soluzione più opportuna. 

Quindi andava riconvocata la Commissione Elettorale nella sua interezza. 
Cosa che non è stata fatta. 

E' EVIDENTE CHE I SINDACATI CONFEDERALI STANNO FACENDO DI TUTTO PER NON "AVERE TRA I PIEDI", LO SLAI COBAS CHE SICURAMENTE ROMPEREBBE I FACILI ACCORDI CONTRO I LAVORATORI FATTI DA QUESTI SINDACATI CON LA CEMENTIR.

MA COMUNQUE - COME ABBIAMO DETTO DAL PRIMO MOMENTO DOPO LE VOTAZIONI, O DENTRO O FUORI LE RSU, NE' AZIENDA NE' CGIL, CISL, UIL SI POTRANNO LIBERARE DELLO SLAI COBAS. 

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