martedì 16 settembre 2014

Ilva di Genova - Si lotta... ma i sindacati confederali cavalcano l'aziendalismo

Ilva, i soldi per i lavoratori ci sono: 'manca la soluzione giuridica'

Ilva, i soldi per i lavoratori ci sono  'manca la soluzione giuridica'

Prima un incontro positivo a palazzo Chigi, poi la retromarcia al ministero del Lavoro e la Fiom torna a Genova, ma in serata si profila la strada per trovare una soluzione

Cassa integrazione con i lavori di pubblica utilità per garantire l'integrazione al reddito; cassa integrazione speciale con l'integrazione, e i soldi per coprire settanta giorni di reddito dei lavoratori ma resta da inventare la soluzione giuridica. Sono questi gli strumenti che dovranno servire per mettere in sicurezza i 1750 dipendenti dell'Ilva di Cornigliano di qui al 30 agosto 2015, quando non potranno più usufruire dei contratti di solidarietà.

"Siamo sulla strada buona _ dice il presidente della Regione Claudio Burlando _ c'è ancora del lavoro da fare, ma siamo impegnati e contiamo di riuscirci".

E' stata una giornata romana lunga e faticosa. Il primo incontro, quello iniziato a Palazzo Chigi alle 13.30, si è chiuso con i sorrisi di tutti, ma poi la vertenza si è inceppata al ministero del Lavoro, dove avrebbero dovuto essere messi a punto i dettagli tecnici e solo dopo un pomeriggio di riunioni in salette separate alla fine si è iniziata ad intravedere la strada per trovare una soluzione.

L'appuntamento con il governo, è servito a chiarire quello che era stato definito già nei giorni scorsi: i soldi residui della bonifica verranno stornati e utilizzati per pagare l'integrazione al reddito dei lavoratori Ilva che finiscono i contratti di solidarietà il 30 settembre e vanno in cassa integrazione in deroga.

Da palazzo Chigi sindacati e istituzioni si sono spostati poi al ministero del Lavoro per mettere a punto i dettagli che riguardano l'applicazione della cassa in deroga, ma qui il confronto si è arenato, perché ad un certo punto, dopo oltre due ore di discussione, il sottosegretario al lavoro Bellanova ha obiettato che non è ancora sicuro che questa strada sia giuridicamente percorribile e ha chiesto ulteriore tempo per approndire la questione con gli uffici. A quel punto la Fiom ha lasciato il tavolo.

"Mi sembra paradossale che le cose date per scontate a Palazzo Chigi vengano messe in discussione dal ministero del Lavoro _ dice Bruno Manganaro, segretario Fiom _ lo trovo sconcertante, noi comunque siamo disponibili a tornare se nel giro di uno o due giorni chiariscono tutto, ma abbiamo l'ultimo treno per Genova, non mi permetto di spendere inutilmente soldi dei lavoratori per fermarmi a Roma una notte, quando noi abbiamo posto il problema il due di febbraio: potevano fare tutte le verifche prima".

Agli incontri i genovesi si erano presentati a ranghi completi, per la Regione il presidente Claudio Burlando con gli assessori al lavoro Enrico  Vesco e all'industria Renzo Guccinelli, per il Comune l'assessore allo sviluppo economico Francesco Oddone, poi i sindacalisti di Fim, Fiom e Uilm,l'Autorita' Portuale e l'azienda.  'E' andata come ci aspettavamo," ha detto Stefano Milone, della Fim Cisl, all'uscita da Palazzo Chigi. Le sorprese sono arrivate al ministero del Lavoro.

Poi piano piano le soluzioni sono state messe a punto, e la trattativa sui dettagli è stata riaggiornata a Genova: Regione, sindacati e azienda torneranno a vedersi giovedì per definire la questione, nel frattempo si attende da Roma il testo dell'ipotesi di intesa che dovrà essere in ogni caso essere sottoposta alle assemblea in fabbrica, ma dovrà passare soprattutto anche all'approvazione dei consigli comunale e regionale che avevano varato l'accordo di programma, solo dopo la firma definitiva.

"Penso di poter dare un giudizio positivo del lavoro fatto oggi _ dice il segretario della Uilm Antonio Apa _ abbiamo posto le condizioni per trovare una soluzione che garantisca tutti i lavoratori".



IL SECOLO XIX GENOVA

Ilva, Vesco: «Venerdì incontro in Regione per l’accordo»

Una manifestazione dei lavoratori IlvaUna manifestazione dei lavoratori Ilva Genova - Si svolgerà v enerdì mattina alle 9 in Regione l’incontro sulla questione Ilva con le organizzazioni sindacali e con l’azienda per portare avanti, come auspicato ieri al ministero del Lavoro, il tavolo regionale di confronto, stringere un accordo sul futuro dei lavoratori e successivamente tornare a Roma per la sua definitiva sottoscrizione.
Lo ha comunicato l’assessore al lavoro della Regione Enrico Vesco dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi e il via libera da parte del Governo all’ utilizzo dei fondi destinati all’accordo di programma anche per sostenere i lavori di pubblica utilità e per dare una continuità reddituale ai lavoratori che dovranno rimanere ancora un anno con gli ammortizzatori sociali.
«Spero - ha detto Vesco - si possa giungere ad un accordo già venerdì, in caso contrario ci riuniremo nuovamente i primi giorni della prossima settimana».
Sulla strada della soluzione della vicenda Ilva c’è infatti ancora un ostacolo rappresentato dai 70 giorni che intercorrono dal 1 giugno al 10 agosto, data di avvio di un nuovo periodo di cassa integrazione straordinaria, per i quali non è prevista alcuna copertura reddituale attraverso ammortizzatori sociali. «Per quel periodo - continua Vesco - non ci è consentito farci carico della deroga regionale e pertanto oggi cominciamo a riflettere su una via alternativa che prevede il coinvolgimento dell’azienda nei 70 giorni in cui i lavoratori sarebbero privi di reddito».

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