Marx
ha dimostrato che il rapporto lavoro salariato e capitale,
sfruttamento/profitti, operai/padroni non è eterno, non è una
maledizione inevitabile, e che spetta
proprio agli operai farsi “becchini” del sistema capitalista ed
essere il motore collettivo della nuova Storia, della società senza
classi, il comunismo.
Gli operai, gli elementi più coscienti e avanzati della classe,
devono prendere in mano questo compito storico, non solo in pratica
ma in teoria.
Oggi soprattutto sul fronte teorico, dei fondamentali della scienza
del proletariato, il marxismo, leninismo, maoismo, formatasi in più
di 150 anni di storia, è come se fossimo tornati all'anno zero.
Ma gli operai senza la loro teoria rivoluzionaria sono come dei
bambini ciechi, sono alla mercè di spazzature di idee che hanno il
solo scopo di mantenere il loro cervello all'ammasso e di farli
essere strumento innocuo di teorie borghesi, riformiste o
qualunquistiche (dalla sparizione delle classi e del conflitto di
classe: per cui stiamo tutti nella crisi, e gli operai si fanno
stupidi portavoci delle logiche aziendaliste; allo sfogatoio del
mercato delle idee totalmente innocuo di facebook, ecc.; alle sub
teorie alla "grillo", ecc. ecc.); così come, gli operai
senza la loro teoria arrivano fino a negare l'esistenza stessa della
loro classe, a "suicidarsi", sentendosi ora "cittadini",
ora piccolo borghesi, assumendo miti e riti, credenze, ora "anime
di dio" che devono affidarsi alla realtà virtuale per
esistere.
Gli operai coscienti devono avere nausea di tutto questo.
La teoria rivoluzionaria è l'arma per la lotta rivoluzionaria,
illumina la strada da percorrere e apre gli occhi, le orecchie, la
testa. Ma, come dice Lenin, la scienza del proletariato va trattata
appunto come "scienza", va studiata.
Dal 18 settembre cominceremo la formazione operaia on line. Chiediamo
agli operai che vogliono tenere alta la loro testa e non farsi
trascinare sempre più in basso nel pantano di seguire questo
appuntamento settimanale, di dedicarvi almeno una mezz'ora del loro
tempo.
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