Dobbiamo rilevare che oggi i resoconti stampa sulla visita di Renzi a Taranto sono davvero scarsi e con una logica da giornalismo embedded di cui la nostra città non ha alcun bisogno - pur con tutto il rispetto che conserviamo verso i giornalisti locali.
La visita di Renzi per le circostanze in cui avvenuta non segnala affatto un'attenzione per la nostra città e i suoi problemi: Ilva, salute e ambiente, lavoro..., ma una totale disattenzione, una improvvisata nello stile del personaggio, per far vedere che si interessa dei problemi con annunci, promesse sparate, ruffianate per coprire il vuoto di contenuti e soprattutto di effettivi risultati e provvedimenti, salvo quelli già in corso che puntano solo a salvare l'Ilva ma non a difendere posti di lavoro e ambiente.
La stampa e i soggetti interessati avrebbero innanzitutto dovuto sottrarsi a questa pantomima se avessero a cuore l'effettiva sostanza dei problemi della città.
Confindustria scende in piazza, il suo presidente Cesareo riempe i giornali, ma poi di fronte all'atteggiamento del governo e di Renzi in persona, quando dovrebbe gridare, tace e acconsente e si accontenta di quello che, a quanto pare, effettivamente vuole: il Si progetto Tempa Rossa.
I sindacati confederali, fim fiom uilm dovrebbero vergognarsi di andare all'incontro per farsi sentire dire solo che 'l'Ilva è una questione nazionale, il prestito ponte c'è e gli stipendi per questo mese sono assicurati... Questo è il segno dell'essere ormai divenute realtà marginali nella effettiva partita in gioco su lavoro e salute che tocca la fabbrica e la città riempita di morti sul lavoro, da lavoro e negli ultimi tempi anche di suicidi di non lavoro.
Circa il sindaco Stefano e l'incaricato di Vendola stendiamo un velo pietoso... il loro posto è quello del 16 settembre in Tribunale.
A fronte di questo ci fa specie che nessuno alzi la voce su simile trattamento e nessun organo di informazione titoli e stigmatizzi l'atteggiamento di Renzi strafottente e degno del personaggio piccolo piccolo che è - insediato al governo dai poteri forti, Berlusconi compreso - racchiuso nella frase: "mentre andavo in bagno ho visto dalla finestra... che bella città che è Taranto...".
Chi ha mantenuto un minimo di dignità a questa città é chi è sceso in piazza a contestare - circa duecento in poche ore si sono raccolti al lungomare.
E a proposito delle presenze nella contestazione tutti dovrebbero vergognarsi di sputare sui numeri:
vi possiamo assicurare che in pressocchè nessuna città italiana se si sapesse della visita di Renzi la sera prima si riuscirebbero a mettere in piazza duecento persone: operai dell'ILVA, attivisti sindacali alternativi al sindacalismo di regime, ambientalisti, mamme, pediatri, genitori e parenti di morti di tumore, precari del servizio oncologico, disoccupati (come forze politiche c'era ben visibile e in prima fila Proletari Comunisti e una rappresentanza dei grillini), che hanno con forza e rabbia protestato e rappresentato la città vera rispetto all'ignobile corte, degna di una neocolonia che si è ritrovata in Prefettura.
Sfidiamo Renzi e tutti voi:
Renzi "il coraggioso" annunci una sua visita regolare a Taranto una settimana-quindici giorni prima e vedrà se troverà meno di 20.000 persone ad accoglierlo "calorosamente", o sarà costretto a fare i suoi incontri su una nave al largo della base navale
Basta con servi e servi che fanno i demagoghi; i veri demagoghi sono quelli raccolti in Prefettura.
Sarà bene quando si fa informazione vedere e comprendere e non parlare e scrivere a sproposito.
Nei duecento c'erano i Liberi e pensanti, c'era lo slai cobas con la sua rappresentativa delegazione che comprendeva operai Ilva, precari, disoccupati, c'erano tanti ambientalisti di diverse associazioni - ma dov'erano Marescotti - Lega ambiente, che di solito riempiono pagine di giornali?
C'era anche l'USB, ma che si è tenuta a distanza, perchè ha concordato e ottenuto un incontro con Renzi, mentre Renzi si è negato ai pediatri, alle mamme di bambini deceduti.
Rizzo e il suo sindacato sono diventati una realtà equivoca nel panorama in fabbrica e cittadino. Nei giorni scorsi hanno revocato uno sciopero in Acciaieria 1 mentre era ancora caldo il corpo di Iodice accettando per buone le chiacchiere del management aziendale...; ieri hanno fatto parte a sè. Rizzo stava già dal mattino con il vestito buono e si è sottratto alla contestazione per essere ricevuto e avere lo strapuntino nella corte raccolta in Prefettura.
Fare i sindacati "responsabili" a Taranto è un crimine ed una responsabilità che si condivide con padroni, istituzioni corrotte e sindacalisti al servizio di azienda e produzione per il profitto.
Ed è bene dire che noi disprezziamo profondamente chi quando è fuori dalle consorteria fa il fuochista, spesso in maniera esagerata, da iperprotagonista, quando è dentro la consorteria si trasforma in pompiere
I lavoratori devono sapere anche questa parte della verità, se non vogliono passare da padelle a braci.
Questo per mettere i puntini sulle i .. sulla visita di Renzi.
Ma anche questa è una esperienza che operai e masse popolari tarantine devono fare, per liberarsi di illusioni e lacci e lacciuli per trovare davvero la strada alternativa per fronteggiare la situazione e puntare a una lotta generale che porti effettivi risultati e cambiamenti... E per favore non ce la caviamo con un altro concerto.
slai cobas per il sindacato di classe Taranto
slai cobasta@gmail.com
3475301704
14 settembre 2014
vedi video
Matteo Renzi contestato a Taranto: http://youtu.be/TqKCJXkEFxg
Matteo Renzi via da Taranto via da Taranto: http://youtu.be/6o9kfIwrVaM
IL COMUNICATO DI IERI di PROLETARI COMUNISTI
Renzi "il coraggioso" ci ha provato..., ha tenuto nascosto fino all'ultimo che in occasione della sua venuta a Bari per la Fiera delle Levante avrebbe fatto una scappatina a Taranto.
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