martedì 26 novembre 2019

"Cantiere Taranto". Ciò che è sicuro sono le migliaia di cassintegrati ex Ilva e ArcelorMittal. Il resto è fantasia...

"Una vera università per arginare la fuga dei giovani, un rafforzamento dei presìdi sanitari potenziando ospedali e organici dei medici e poi interventi per favorire la ricollocazione dei 500 dipendenti che non lavorano più nel porto, dei 1.900 cassintegrati a carico dell’amministrazione straordinaria dell’Ilva e in futuro anche eventuali altri esuberi di ArcelorMittal: sono queste le misure portanti del ‘Cantiere Taranto’ che il premier Giuseppe Conte intende varare a breve con un nuovo decreto. A parlarne è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco, in un’intervista a ‘La Stampa'.
Fra le altre cose sull’ex Ilva dice: “innanzitutto dobbiamo prevedere un sostegno a favore dei 1.900 cassintegrati che sono rimasti con l’amministrazione straordinaria. Pensiamo di creare un fondo per favorire mobilità e reinserimento e sfruttare la disponibilità di alcune importanti imprese pubbliche che potrebbero trasferire o realizzare a Taranto alcune fasi dei loro processi produttivi... credo che si debbano sollecitare anche imprese private e imprese internazionali ad utilizzare Taranto come base del loro business puntando sugli incentivi della zona franca che consente un credito fiscale del 50% con un tetto di 50 milioni”. Lo scudo penale, conclude Turco, “al momento non è una questione importante”.

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