sabato 23 novembre 2019

Flmu/Cub avanguardia... della chiusura della fabbrica - Il "futuro diverso" senza l'Ilva è un futuro come Bagnoli e questo è nell'interesse della borghesia e non della classe operaia - C'è una sola alternativa, la piattaforma operaia del sindacalismo di classe

Dal Corriere di Taranto
Ex Ilva, la FLMUniti-CUB: “Tavolo Permanente per programmare futuro diverso”
Invito rivolto a sindacati, associazioni, comitati, movimenti, organizzazioni, partiti, e a tutti quelli che condividono idea chiusura fabbrica

VERTENZA ILVA: E’ L’ORA DI AGIRE!
La FLMUniti-CUB propone “a tutti i sindacati, alle associazioni, ai comitati, ai movimenti, alle organizzazioni, ai partiti, a tutti quelli che condividono la necessità di agire unitariamente per gli interessi comuni di lavoratori e cittadini, di istituire un Tavolo Permanente di confronto e di programmazione di iniziative“.

Agire quindi in maniera “decisa per la chiusura programmata delle fonti inquinanti, per un piano di bonifica del sito industriale e del territorio (falde, terra, mare) con l’impiego di tutti i lavoratori ILVA in A.S./Arcelor-Mittal/indotto, debitamente formati, ai quali venga garantito salario e posto di lavoro. Progettare la riconversione di prodotti compatibili con l’ambiente, che salvaguardi la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini“.

“Proponiamo di concordare insieme le date per avviare un serio confronto con l’obiettivo di costruire un fronte di lotta unitario, rapporti di forza necessari ed indispensabili al raggiungimento del comune obiettivo: uniti si può vincere! – affermano dal sindacato di base -. Insieme ai lavoratori, che sostengono che il proprio interesse è salvaguardare la salute, lavorare in sicurezza, avere un posto di lavoro tutelato e duraturo, vivere dignitosamente con la propria famiglia e la comunità. Insieme ai cittadini, che vogliono difendere la vita della comunità, che sostengono che i lavoratori non devono lavorare sotto ricatto, non devono essere costretti a scegliere tra diritto al lavoro e diritto alla salute, ma devono avere un lavoro stabile che non metta in pericolo la loro salute e la salute di chi vive intorno al sito produttivo – concludono -. Dare un futuro ai giovani, difendere gli interessi dei lavoratori, difendere gli interessi dei cittadini: tutti interessi comuni!“.


Da Slai cobas per il sindacato di classe Taranto 
La piattaforma dei lavoratori deve essere una sola e senza la lotta non si può ottenere 
Nessuna chiusura/nessun esubero con un piano serio per il rientro dei cassintegrati - nelle ditte dell'appalto, salvaguardia di lavoro, salari e diritti – sicurezza in fabbrica, con una postazione ispettiva permanente sotto controllo operaio, dentro l’area ilva e appalto – trattazione del problema degli eventuali esuberi con l’estensione dei benefici amianto -anche con una legge speciale TARANTO – una reale bonifica e ambientalizzazione della fabbrica a tappe forzate, con un utilizzo generale dei lavoratori, che così rientrano al lavoro tutti i cassintegrati.
Sul fronte della salute, emergenza ambientale e sanitaria con la bonifica integrale del territorio si può e si deve fare di più.
Vogliamo nuovi fondi dello Stato a sostegno - torniamo agli 8 miliardi necessari indicati nel 2012 dall'inchiesta Todisco.

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