giovedì 14 novembre 2019

ArcelorMittal - La Morselli presenta il piano di fermo degli impianti - domani incontro al Mise e presidio fim/fiom/uilm

corriere di Taranto


Adesso è ufficiale e ci sono anche le date precise. Almeno quelle stabilite da ArcelorMittal. Nel corso dell’incontro odierno tra sindacati metalmeccanici di Taranto e l’amministratore delegato e presidente del Cda Lucia Morselli, quest’ultima ha illustrato il piano di fermata degli impianti. Piano che sarà inoltrato alle istituzioni locali e regionali, ai sindacati, alle autorit competenti e al ministero dell’Ambiente, che dovrà validarle entro 60 giorni.
Il suddetto piano prevede lo spegnimento degli impianti a partire dell’area a caldo come di seguito riportate: Altoforne 2 entro il 13 dicembre; Altoforno 4 fine dicembre; Altoforno 1 entro la metà di gennaio; Agglemerato, Cokerie e centrale termo elettrica che si fermeranno quando saranno fermi gli altiforni.
Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito “la prepria contrarietà alia scelta assunta dalla multinazionale ribadendo che non può lasciare uno stabilimento spento senza il coinvolgimento di Ilva in AS che, a tutt’oggi, risulta essere l’unico proprietario del gruppo attualmente in affitto ed Arceler Mittal“. “È evidente che tale situazione, di fatto, potrebbe compromettere il futuro ambientale e occupazionale già fortemente provato e, pertanto, è utile che il governo faccia la sua parte e impedisca un ennesimo atto unilaterale da parte della multinazionale“, affermano i sindacati in una nota congiunta.
Nella giernata di domani le segreterie nazionali incontreranno il ministro dello sviluppo economico e i vertici di Arcelor Mittal e “chiederanno maggiore treeparenza e atti concreti necessari a dare risposte al territorio e ai lavoratori. Diversamente saremo pronti a mobilitarci per rivendicare salute, ambiente e lavoro. Domani in concomitanza con l’incontro minieteriele il presidio permanente di Fim Fiom e Uilm si trasferirà presso il Mise“.

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