Tutto
il resto porta allo sfascio
Senza
la lotta della classe operaia organizzata in una fabbrica aperta
non
si può vincere
Il
governo – con divisioni
interne- attualmente
propone per far restare
Mittal di dare ciò
che Mittal vuole: migliaia
di esuberi
- immunità penale rafforzata - proroga dei tempi dei lavori
dell'Altoforno 2 - taglio dell'affitto...ecc.
Gli
effetti di queste misure sarebbero inoltre devastanti per gli operai
dell'appalto e all'interno della fabbrica prevarrebbe ancor più una
linea del massimo sfruttamento, trasferimenti, demansionamento,
terziarizzazione, riduzioni dei diritti dei lavoratori, della libertà
di sciopero e delle libertà sindacali.
ArcelorMittal
per la crisi mondiale dell’acciaio, badando solo ai suoi profitti
sembra scegliere l’abbandono, violando il contratto e gli accordi
fatti finora, puntando tutto sugli utili finanziari in borsa che gli
vengono e verrebbero per ora da questa operazione
Ma
per
imporre
soluzioni
alternative serve
una
lotta vera e senza sconti in maniera prolungata e con tutte le
forme di lotte necessarie
di
operai e masse popolari per
difendere
lavoro e salute
per
imporre a Mittal se resta, altrimenti
a
una azienda nuovamente
commissariata o nazionalizzata dallo Stato o
di
un nuovo padrone,
la
piattaforma
proposta sin dall’inizio dallo slai cobas per il sindacato di
classe taranto:
nessuna
chiusura/nessun
esubero con
un piano
serio
per il
rientro dei cassintegrati - nelle ditte dell'appalto, salvaguardia
di lavoro, salari e diritti – sicurezza in fabbrica, con una
postazione ispettiva permanente sotto controllo operaio, dentro
l’area ilva
e
appalto – trattazione
del problema degli eventuali
esuberi
con l’estensione
dei benefici amianto -anche con una legge speciale TARANTO
– una
reale
bonifica e ambientalizzazione della fabbrica a tappe forzate, con un
utilizzo generale dei lavoratori, che così rientrano al lavoro tutti
i
cassintegrati.
Sul
fronte della salute, emergenza ambientale e sanitaria con la bonifica
integrale del territorio si può e si deve fare di più.
Vogliamo
nuovi fondi dello Stato a sostegno - torniamo agli 8 miliardi
necessari indicati nel 2012 dall'inchiesta Todisco.
Slai
cobas per il sindacato di classe – Taranto
via
livio andronico 47 taranto
slaicobasta@gmail.com 347-5301704
slaicobasta@gmail.com 347-5301704
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