Si è aspettato l'esposto dei commissari Ilva AS per fare queste ispezioni che dovrebbero essere normali, continue in una fabbrica ad alto rischio e inquinamento come l'Ilva (ricordiamo che lo Slai cobas sc ha da anni chiesto una postazione fissa in fabbrica di ispettori Dtl, Asl, Arpa, per un controllo/intervento preventivo e continuo); e quindi dovevano essere già state fatte NELL'INTERESSE DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI E DELLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE.
Invece vengono fatte ora. Ad un ricatto di ArcelorMittal si risponde con interventi che sembrano fatti più in reazione a quel ricatto, più per metterci un "peso" nella trattativa in corso Mittal/Governo, che per, appunto, tutelare salute e vita.
Questo vuol dire che gli operai, le masse popolari dei Tamburi, quartieri inquinati non possono ora delegare nuovamente alla Procura.
pubblicato il 22 Novembre 2019, 12:39
E’ in corso nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto
una ispezione, delegata dalla procura, dei carabinieri del Noe di Roma,
del Nucleo sulla sicurezza sul lavoro e del Comando provinciale
nell’ambito delle indagini avviate dopo l’esposto dei commissari
dell’Ilva in As. Lo scrive l’agenzia Ansa.
Le verifiche
riguardano le operazioni di bonifica nello stabilimento, la situazione
generale della fabbrica, le attività di manutenzione finora eseguite e
la sicurezza sul lavoro. A queste indagini collaborerà anche l’Ispra.
L’attenzione dei carabinieri di Roma e Taranto, nell’ispezione al
siderurgico ArcelorMittal su delega della Procura, è concentrata su “un
attento controllo dell’area a caldo”. Lo si apprende da fonti
giudiziarie. L’indagine mira ad accertare se c’è stato depauperamento
delle materie prime, se sono state eseguite manutenzioni o se gli
impianti rappresentano un pericolo per i lavoratori, poi una verifica
complessiva di parchi minerali, nastri trasportatori, cokerie,
agglomerato, altiforni e acciaierie in generale...
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