Ma le dichiarazioni in premessa di questa riunione non tranquillizzano affatto. A parte la conferma della zona rossa, se mai rafforzata, e la proposta da parte del Sindaco Melucci di "incentivare lo smartworking anche presso i privati" - che soprattutto per le lavoratrici è un disastro, vuol dire sobbarcarsi doppio lavoro, dovendo conciliare forzatamente il lavoro esterno con la cura dei figli a casa, o degli anziani, il lavoro domestico che rimane tutto sulle spalle delle donne - accompagnato da inutili appelli a far prevalere "il valore della salute e non sorgano nuove polemiche per questo approccio, occorrono unità e senso di responsabilità”; non si vede luce nè circa una analisi approfondita dei dati dei contagi, dei morti, nè tantomeno nel capire quali sono i problemi sanitari, le carenze sanitarie che stanno portando a questi numeri altissimi, e quali soluzioni per rispondere a questi problemi, coinvolgendo medici, infermieri, familiari dei malati.
Staremo a sentire e vedere, MA SIA CHIARO, COSI' NON SI PUO' ANDARE AVANTI!
Il 26 marzo chiamiamo tutti, dai lavoratori, ai cittadini, al personale medico e sanitario, ai sindacati che vogliono rompere un silenzio assurdo, a trovarci al mattino in piazza Castello per discutere e prendere iniziative.
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