Ma la vera faccia di questo attacco è lo spostamento sempre più della produzione della Leonardo sulle armi, al servizio delle missioni di guerra dell'imperialismo italiano per la suo 'posto al sole' nelle aree strategiche dell'Africa; questo porta a restringere la produzione civile a favore di quella militare - da qui anche i piani di esuberi, licenziamenti per 1000 lavoratori.
Occorre denunciare e lottare contro questi piani se si vuole difendere i lavoratori!
"...(La) Leonardo è tra le imprese italiane che hanno registrato i risultati migliori nel 2020 segnato dalla crisi economica approfondita dalla pandemia: «Il business militare e governativo si è dimostrato resiliente e ci ha permesso di ottenere i risultati attesi nonostante gli effetti del Covid sul business civile» ha dichiarato l'amministratore delegato Profumo commentando il bilancio 2020. A conferma di come la produzione e la vendita di armi, che vede il nostro paese tra i primi 10 al mondo, sia un settore centrale e altamente profittevole per il capitalismo italiano oltre a rappresentare una leva per accrescere la propria influenza e la penetrazione economica dei propri monopoli in aree strategiche dell'Africa e Asia dove si concentrano il 50% delle vendite..."
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