Da Taranto avevamo portato la nostra solidarietà ai due operai della SKF di Bari pretestuosamente licenziati dall'azienda il giugno scorso, partecipando al presidio organizzato il 1 marzo data dell'udienza davanti , poi rinviata, davantik il giudice del lavoro. (leggi qui l'intervista a un compagno di lavoro che riassume la vicenda).
Da ieri, il Comitato Contro i Licenziamenti di Bari, in vista dell'udienza del prossimo 2 aprile, ha lanciato l’hashtag #iostoconmichele. Invitando tutti a rilanciare l'Hashtag #iostoconmichele e ha pubblicare sul proprio profilo una foto con un cartello come quello sopra. Dal comunicato:
“I due lavoratori pretestuosamente licenziati dalla SKF non hanno rubato, non hanno sabotato, non sono stati negligenti, hanno continuato a lavorare nella totale insicurezza sanitaria. Sono in realtà il capro espiatorio, l’anello debole di un modello aziendale di organizzazione produttiva esclusivamente basato su orari e ritmi di sfruttamento del lavoro imposti nei reparti. SKF espelle dal posto di lavoro onesti padri di famiglia, ma poi li blandisce con promesse di risarcimenti economici, ingiustificati se davvero avessero recato un danno”.
Lo Slaicobas SC Taranto ha già espresso l'impegno a essere parte della campagna e partecipare comunque possibile alle iniziative di strada, oggi invitiamo i lavoratori che ci leggono a sostenere e unirsi a #iostoconmichele
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