Questa mattina i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili, per oltre 255 mila euro, nei confronti di 4 consiglieri del Comune di Taranto per aver beneficiato di rimborsi indebiti e tre datori di lavoro.
Gli accertamenti hanno riguardato i rimborsi previsti, in base ai quali le assenze di un lavoratore dipendente per l’esercizio delle funzioni di componente di un Consiglio comunale, sono retribuite a
cura del suo datore di lavoro, il quale, su specifica richiesta documentata, viene successivamente rimborsato da parte dell’Ente civico.In sintesi è stato appurato che 4 consiglieri comunali – Emidio Albani, Pietro Bitetti, Carmela Casula e Floriana de Gennaro – con il concorso con i titolari di imprese (Paolo Parisi Maristella Puzo e Emanuele Villani) hanno di fatto in alcuni casi simulato del tutto l’esistenza di un contratto di lavoro dipendente, in altri casi, modificato in senso migliorativo l’inquadramento contrattuale, al fine di ottenere, per le loro assenze dal lavoro, giustificate dalla partecipazione alle sedute del Consiglio comunale di Taranto, rimborsi del tutto indebiti o quantomeno maggiorati.
Illeciti che hanno indotto in errore il Comune di Taranto, il quale
ha ratificato, per il periodo 2017/2019, rimborsi non dovuti per circa 255 mila euro.
I 4 consiglieri comunali e i rispettivi datori di lavoro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria
per truffa aggravata in danno dell’Ente pubblico con richiesta di
sequestro del profitto di reato pari a circa 255 mila euro complessivi.
Stamattina è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo diretto e
per equivalente, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Taranto, Rita
Romano, su richiesta della Procura della Repubblica di Taranto, Maria
Grazia Anastasia, di disponibilità finanziarie, beni mobili, immobili.
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