REDAZIONE di Corriere di Taranto
PUBBLICATO IL 17 MARZO 2021, 17:12
Fim, Fiom, e Usb di Taranto denunciano, a seguito dell’ulteriore fermata in emergenza di Afo2, “una malsana gestione aziendale sull’impianto di Acciaieria 1. Infatti, riscontriamo una conduzione della fabbrica improvvisata e speculare che scarica, ancora una volta, sui lavoratori già fortemente penalizzati da un eccessivo e improprio utilizzo della cassa integrazione” si legge in una nota unitaria.
...un intera area di lavoratori sono lasciati sotto scacco e appesi all’ansia e all’incertezza dell’eventuale chiamata. Infatti, si annunciano partenze di impianto, richiamando il personale senza alcuna informativa alle organizzazioni sindacali, salvo smentendosi sistematicamente poco dopo, addirittura con il personale ormai giunto alle portinerie per la prossimità del turno, rimandandolo per giunta a casa” denunciano le Rsu.
“Poniamo in evidenza la gravità che lo status di questo personale è lasciato volutamente ambiguo, non è ufficialmente in cassa né in ferie, quindi perennemente in bilico per la mancanza di copertura della presenza e/o assenza – proseguono le Rsu -. Riteniamo questo atteggiamento non solo incurante nei confronti di soggetti troppe volte colpiti e duramente provati, ma del tutto ignobile, lacerando ulteriormente il flebile equilibrio di serenità familiare sia in termini economici che emotivi. Oltretutto nelle ultime ore, registriamo una pericolosità sul numero elevato di carri siluri, in circolo per lo stabilimento, che necessitano di smaltire la ghisa nei reparti di colata continua delle acciaierie. Tale situazione di fatto, così come ricordato in più occasioni dall’azienda, in assenza dell’impianto di granulazione potrebbe determinare problemi di carattere ambientale e di sicurezza”.
“Questa ferrea volontà da parte di Arcelor Mittal di porre sotto schiaffo i dipendenti è inaccettabile – concludono le Rsu. Pertanto, riteniamo inqualificabile l’arbitraria gestione aziendale e in assenza di risposte operative, immediate e risolutive metteremo in campo tutte le azioni necessarie, a partire dallo stato di agitazione per contrastare le continue violazioni e abusi. I lavoratori e la città meritano rispetto"
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