Leonardo Grottaglie, durissimo attacco della Fiom
Il Comitato Iscritti della Fiom-Cgil Leonardo Grottaglie, alla presenza della RSU e della segreteria provinciale della Fiom-CGIL di Taranto, si è riunito in modalità mista (in presenza e da remoto) per la prima volta dall’inizio della lunga fermata lavorativa che sta impattando lo stabilimento grottagliese.
“Le pessime relazioni industriali e la conseguente cattiva gestione del flusso di informazioni da parte di Leonardo, non consentono neanche il normale e periodico dialogo di confronto tra sindacato e lavoratori, già con i gruppi dirigenti, figuriamoci all’interno della fabbrica nelle assemblee – si legge in un comunicato della Fiom Cgil di Taranto -. I lavoratori che hanno partecipato al Comitato, hanno lamentato la mancanza di discussione e di confronto, in una fase in cui si avverte forte preoccupazione per quelle che sono le prospettive del sito produttivo di Grottaglie, al di là degli slogan pubblicitari da parte di Leonardo e di qualche sponda politico/sindacale. I lavoratori sono pienamente consapevoli di vivere una situazione surreale (quella di essere stipendiati per stare a casa) finalizzata a placare gli animi e ad allontanarli dalla realtà e dal futuro incerto che ci aspetta. Sarebbe il caso di affrontare una discussione in assemblea per pretendere chiarezza quanto prima all’interno della fabbrica”
Al Comitato Iscritti è stato illustrato l’incontro dello scorso 23 febbraio tra i vertici della Divisione Aerostrutture di Leonardo, la RSU di Grottaglie e le segreterie Fim Fiom Uilm di Taranto. “Con non pochi sforzi di fantasia si è provato ad argomentare ciò che è stato discusso durante l’incontro, ma la scarsa concretezza degli argomenti trattati e la fumosità aziendale nell’esporli, non hanno reso la cosa semplice. Per non sommare inconcretezza a quella già esistente sullo stabilimento grottagliese, possiamo sintetizzare in diversi punti l’incontro sindacale del 23 febbario e quindi l’attuale situazione”.In merito al Fondo Nuove Competenze l’azienda ha comunicato “l’avvio della formazione da remoto per il primo gruppo di 289 operai a partire dal 22 marzo, per 240 ore totali pro capite (30 giorni consecutivi). Sono previsti 23 percorsi formativi: 15 per gli impiegati e 8 per gli operai. Nei prossimi giorni inizierà la distribuzione, in azienda, dei tablet (dotati di SIM) utili a seguire i percorsi formativi. Il totale dei lavoratori impattati dai percorsi formativi nel sito di Grottaglie è 1124″.
Sui prestiti del sito di Brindisi per la Divisione Elicotteri l’azienda ha annunciato “la possibilità di mandare in prestito fino a Dicembre (senza alcun riconoscimento economico aggiuntivo) 30 montatori strutturisti presso il sito di Brindisi – Div. Elicotteri – con la possibilità di trasferimento definitivo nel 2022, qualora i carichi del sito brindisino richiedessero strutturalmente queste risorse. I criteri di selezione, partendo dalle richieste volontarie di trasferimento, saranno quelli di prossimità territoriale e profilo lavorativo. Le selezioni delle risorse, saranno gestite dalla Div. Elicotteri ed avverranno tra la fine di Marzo e la prima decade di Aprile”.
Si è poi affrontato l’argomento sui nuovi programmi/progetti/carichi di lavoro. “Nell’incontro dello scorso 2 Dicembre Leonardo aveva annunciato che dal Gennaio 2021 avrebbe iniziato a costruire un nuovo capannone per la produzione relativa all’euroMALE. Nell’incontro del 23 febbraio, invece, l’azienda sta ancora agli annunci, seppur formali, ma non ancora concreti. Leonardo parteciperà al 23% del progetto (dichiarando di destinare a Grottaglie un’ala di 30 metri per sfruttare le autoclavi del sito). In termini di ricadute occupazionali, l’azienda conta che il progetto euroMALE a Grottaglie impegni il delta che si genererà (rispetto al numero attuale di addetti) se lo stabilimento dovesse produrre il B787 a rate 10, ovvero circa 250 lavoratori, con le seguenti presunte date di riferimento: 2022/23: progettazione ed industrializzazione; 2024/25: test e prototipizzazione, coinvolgendo non solo l’ingegneria ma anche una parte della produzione; 2026: inizio della produzione. L’azienda ha annunciato (già nota dalla stampa) la nuova collaborazione di Leonardo con l’azienda Solvay che prevede a Grottaglie il Laboratorio Leonardo materiali compositi avanzato, per il quale, ad oggi, non si sa quanti lavoratori potrebbero essere impiegati. L’azienda ha infine chiarito ed esplicitato che non può esserci alcun veto da parte del cliente Boeing e che non c’è alcuna limitazione nell’affiancare altre produzioni al 787, al netto delle aree di fabbricazione (clean room) del processo “One piece“, che basta separare anche solo con una paratia. Cosa che non pareva ovvia solo all’azienda stessa che per anni l’ha utilizzata come scusante per non diversificare Grottaglie”. •
Infine, le prospettive per il prossimo biennio. “L’azienda ha dichiarato che nel 2022 avremo un vuoto lavoro di circa 6 mesi, non sapendo dare una prospettiva per il 2023 e per gli anni a venire, riponendo tutta la fiducia nella ripresa dei voli internazionali, quindi dei mercati relativi al segmento del 787, sperando che il 787 sia ancora competitivo ed appetibile e che riprenda a produrre almeno a rate 10. A voler essere ottimisti, come Fiom-CGIL reputiamo indecoroso l’approccio aziendale al problema e riteniamo insoddisfacente quanto Leonardo (non) sta mettendo in campo, sia a livello di gruppo, che per le Aerostrutture e nello specifico per il sito di Grottaglie, in termini di investimenti, di nuove progettazioni e di ricerca sui mercati di nuove produzioni da affiancare a quelle esistenti. Ad oggi si sta limitando a ridimensionare gli organici della Divisione ed anche dello stabilimento di Grottaglie. Chiediamo chiarezza e trasparenza per il futuro e denunciamo non solo scarse relazioni industriali, ma anche inaffidabilità delle stesse” sostiene la Fiom.
“Dichiarare di costruire un capannone ad una data definita e non farlo è una roba da venditori ambulanti, non può appartenere al management di Leonardo. Stessa inaffidabilità si riscontra anche nelle comunicazioni pratiche che impattano direttamente i lavoratori, vale a dire le ferie solidali per il reparto manutenzione: l’azienda nell’incontro del 18 Dicembre (ammettendo iniquità nella gestione delle ferie solidali nell’arco del 2020) aveva dichiarato che avrebbe “coperto” i lavoratori della manutenzione con ferie solidali nel periodo dal 24 Dicembre al 8 Gennaio, così non è stato e pertanto invitiamo Leonardo a correggere gli ammanchi presenti nei cedolini dei lavoratori della manutenzione. Lavoratori, quelli della manutenzione, con profili di alto livello e che hanno garantito e garantiscono la salvaguardia degli impianti e le lacune in termini di investimenti aziendali sulle manutenzioni, che sono stati dimenticati nelle premialità elargite dall’azienda e che saranno penalizzati in termini di ore di formazione da effettuare. Tutto ciò per la Fiom è inaccettabile – concludono dal sindacato dei metalmeccanici della Cgil di Taranto -. Il rientro a lavoro si avvicina e la pandemia non cessa di esistere, poiché siamo ritenuti lavoratrici e lavoratori essenziali e strategici per il paese, come tali dobbiamo essere vaccinati. Pertanto Leonardo, se davvero predica secondo le belle parole del proprio A.D., dovrebbe prendere iniziativa ed investire nella salute dei propri dipendenti, essendo d’esempio e da traino per il resto delle imprese. Buon rientro a lavoro a tutte e a tutti”.
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