lunedì 1 marzo 2021

Sindacalisti dell'indotto dal prefetto innanzitutto per chiedere soldi per i padroni - se invece in prefettura ci andassero in massa gli operai non pagati e che richiedono aumenti salariali?

(da Corriere di Taranto) - Quest’oggi, a seguito del sit-in di alcuni lavoratori dell’indotto dello stabilimento ArcelorMittal, svoltosi nelle adiacenze della Prefettura di Taranto, il Prefetto Demetrio Martino ha accolto l’appello delle organizzazioni sindacali e ha incontrato i rappresentanti della Fiom CGIL Fernando Colapi, della UILM  Cosimo Amatomaggi, della Fim CISL Vincenzo Castronuovi e della USB Federico Cefaliello. I quali hanno rappresentato il grave disagio dei dipendenti di numerose imprese per il mancato conferimento delle ultime retribuzioni a causa del ritardo della committente nel pagamento.

Nella circostanza, come già accaduto alcuni mesi addietro, è stata evidenziata anche la grave difficoltà delle imprese locali dell’indotto che si trovano a dover fronteggiare da un lato la mancata correntezza nei pagamenti delle attività lavorative svolte e, dall’altra, le giuste rivendicazioni salariali dei propri dipendenti.

Il Prefetto ha fatto presente di aver già tenuto una pregressa interlocuzione al riguard con l’A.D. di ArcelorMittal, dott.ssa Morselli, da cui è scaturita la rassicurazione dell’avvenuto stanziamento di €. 3.700.000 per il pagamento di parte dello scaduto, di cui €. 500.000 già versate e i restanti €. 3.200.000 in corso di versamento nei prossimi giorni e comunque entro questa settimana.

Inoltre, il Prefetto ha confermato che si procederà quanto prima alla ricostituzione della “cabina di regia“, non appena il quadro informativo necessario sarà completato con gli approfondimenti richiesti a Confindustria e Confapi, per un puntuale monitoraggio dell’attuale situazione e per un costruttivo confronto sull’argomento con la committente, al fine di risolvere le criticità segnalate.

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