martedì 3 dicembre 2019

Al Cimitero si cerca di spezzare l'unità e la lotta dei lavoratori con un sindacalista di comodo della Uil

I lavoratori del cimitero di Taranto lottano da tempo per un aumento salariale, passaggi di livello, servizi migliori alla cittadinanza e fronteggiano l'arroganza padronale del dott. Perrotta della D.R. Multiservice srl che si rifiuta di dare ai lavoratori ciò che gli spetta;  nello stesso tempo i lavoratori lottano per le bonifiche e la tutela della salute e sicurezza per sè e per il quartiere tamburi e recentemente sono scesi in campo per la "legge Taranto" e il salario minimo a 9 euro nette l'ora.
Per tutto questo sono iscritti in larga maggioranza allo Slai cobas.
E' naturale che si cerchi di spezzarne l'unità dei lavoratori.
Ultimamente un gruppo di lavoratori operanti al cimitero di Talsano, molto minoritario, è passata dall'Ugl alla UIL, per problemi personali e per un modo di fare sindacato che nulla a che fare con lo stile democratico e di massa dello Slai cobas.
Subiti la Uil si sia messa d'accordo con il padrone della DR per spezzare l'unità dei lavoratori e partecipare al disegno di schiacciare la maggioranza dei lavoratori. La provocazione è arrivata al punto di fare un accordicchio separato e pretendere che esso valga per tutti i lavoratori, senza mandato e consenso dei lavoratori.
I lavoratori del cimitero denunciano questa attività antisindacale e dichiarano lo stato di agitazione che sfocerà in una astensione generale dal lavoro se si perseguirà lungo questa strada.

Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
Sasso UIL l'arrogante bonzo sindacale subito in combutta con il padrone

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