Un accordo illegittimo, respinto dalla maggioranza dei lavoratori, che vuole imporre discriminazioni tra i lavoratori, dividere tra pochi "privilegiati e tutti gli altri; questo ha già portato al fatto che ad alcuni vengono dati aumenti salariali ad altri no, pur svolgendo mansioni più pesanti e centrali; ad alcuni si danno privilegi, aumenti di livelli ad altri che ne avrebbero diritto invece no, ecc.
La cosa altrettanto grave è che il dirigente dell'Ufficio vertenze collettive dell'Agenzia regionale politiche del lavoro, Dr. Coviello, invece di essere imparziale, ha avallato questo accordo separato ritenendolo legittimo ed estensibile a tutti i lavoratori.
Questo è falso!
Vari giuristi e la stessa Cassazione hanno
precisato che quando vengono messi in gioco diritti individuali dei
lavoratori, l'accordo può valere per gli iscritti ai sindacati
firmatari ma "esclude
la possibile estensione dei
vincoli nei confronti di
soggetti diversi dagli iscritti", “Le Oo.Ss - si aggiunge - non possono disporre dei diritti individuali dei propri
iscritti e, naturalmente, l’accordo non potrà certamente vincolare
i soggetti non aderenti”.
Al Cimitero si vuole violare i minimi criteri di democrazia sindacale, per non rispettare la volontà della maggioranza dei lavoratori che hanno tutto il diritto di scegliere la propria organizzazione sindacale.
I lavoratori Slai cobas, pertanto, riuniti in assemblea hanno deciso di avviare dal giorno lo stato di agitazione. In questi giorni si stanno tenendo le assemblee sia a Taranto e domani a Talsano.
Non permetteranno ad azienda e Uil di dare privilegi a pochissimi mentre alla maggioranza dei lavoratori non viene dato neanche il dovuto, in una situazione che sta diventando sempre più pesante, per le bonifiche non fatte o avviate senza alcuna sicurezza per la salute dei lavoratori, in una situazione al Cimitero di Taranto in cui recentemente 1 lavoratore è morto di tumore e un altro si è gravemente ammalato.
Non permetteranno ad azienda e Uil di dare privilegi a pochissimi mentre alla maggioranza dei lavoratori non viene dato neanche il dovuto, in una situazione che sta diventando sempre più pesante, per le bonifiche non fatte o avviate senza alcuna sicurezza per la salute dei lavoratori, in una situazione al Cimitero di Taranto in cui recentemente 1 lavoratore è morto di tumore e un altro si è gravemente ammalato.
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