"...Un
corteo combattivo, più di duemila i partecipanti, hanno dato vita a una
manifestazione che ha attraversato il centro per concludersi con un
comizio e un concerto nel nome dell’ambiente, della salute e del lavoro.
All’alba, centinaia di militanti USB, giovani e cittadini si erano ritrovati davanti ai cancelli dell’ex Ilva per invitare pacificamente gli operai a scioperare. Invito raccolto dalla stragrande maggioranza dei lavoratori, nonostante ArcelorMittal abbia raddoppiato oggi il numero di comandati portandolo da circa 600 a 1200: la percentuale di scioperanti tra i non comandati ha superato infatti il 60%.
La manifestazione – alla quale hanno partecipato delegazioni di militanti USB delle fabbriche di Torino, Trieste, Bologna, Livorno, Piombino, Pontedera, Terni Frosinone e Napoli, oltre a una delegazione Alitalia, ai braccianti, ai lavoratori della logistica e agli ex LSU – è stata un segnale forte sia al governo che ad ArcelorMittal: nessun accordo è possibile se non ha alla base la chiusura degli impianti inquinanti.
Tanto meno sono possibili accordi che prevedano licenziamenti e il mantenimento alla guida dello stabilimento della multinazionale indiana".
All’alba, centinaia di militanti USB, giovani e cittadini si erano ritrovati davanti ai cancelli dell’ex Ilva per invitare pacificamente gli operai a scioperare. Invito raccolto dalla stragrande maggioranza dei lavoratori, nonostante ArcelorMittal abbia raddoppiato oggi il numero di comandati portandolo da circa 600 a 1200: la percentuale di scioperanti tra i non comandati ha superato infatti il 60%.
La manifestazione – alla quale hanno partecipato delegazioni di militanti USB delle fabbriche di Torino, Trieste, Bologna, Livorno, Piombino, Pontedera, Terni Frosinone e Napoli, oltre a una delegazione Alitalia, ai braccianti, ai lavoratori della logistica e agli ex LSU – è stata un segnale forte sia al governo che ad ArcelorMittal: nessun accordo è possibile se non ha alla base la chiusura degli impianti inquinanti.
Tanto meno sono possibili accordi che prevedano licenziamenti e il mantenimento alla guida dello stabilimento della multinazionale indiana".
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