mercoledì 25 dicembre 2019

Se lo dice lui...: Ex Ilva, Palombella (Uilm): “Dopo visita Conte resta forte preoccupazione per futuro”

"Purtroppo non abbiamo avuto chiarimenti rispetto al futuro occupazionale, industriale e produttivo".
 
Ma chiaramente Palombella e gli altri sindacati confederali chiedono il ritorno e rispetto dell'accordo del 6 sett. 18, quell'accordo che non ha garantito affatto l'occupazione, e ha concesso a Mittal di decidere unilateralmente; un accordo che è stato l'antefatto dell'attuale situazione. 
Palombella, quindi, ora fa la voce di protesta ad ArcelorMittal ma solo per tornare a trattare e a concedere. 

pubblicato il 25 Dicembre 2019
“Pur apprezzando la visita natalizia del Presidente del Consiglio a Taranto, purtroppo non abbiamo avuto chiarimenti rispetto al futuro occupazionale, industriale e produttivo. Questa mancanza di soluzioni pratiche ci desta forte preoccupazione per il futuro”. Lo dichiara Rocco Palombella, segretario generale Uilm, dopo la visita del Presidente del Consiglio Conte allo stabilimento ex Ilva di Taranto.
“Il 30 dicembre ci sarà l’importante decisione del Riesame sull’altoforno 2 – continua il leader Uilm – che, in caso di spegnimento, metterebbe a rischio futuro produttivo e occupazionale”.
“Si sta portando avanti una trattativa tra Governo e azienda – prosegue – senza nessun coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Non possiamo accettare esuberi e ogni trattativa deve ripartire da quanto previsto dall’accordo del 6 settembre 2018”.
“Per raggiungere accordo del 2018 impiegammo circa un anno – sottolinea – ora Governo e l’azienda sostengono che in un mese deve essere trovato un’intesa per un nuovo piano industriale e occupazionale. Una descrizione che è poco attinente alla realtà”.
“Ora ci aspettiamo dal Governo – conclude – che ci convochi urgentemente per mettere a punto un progetto industriale e occupazionale condiviso con le organizzazioni sindacali. Un piano senza esuberi, con investimenti per il risanamento ambientale e un vero futuro occupazionale per tutti i lavoratori, senza mettere sul tavolo ipotesi poco praticabili”.

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