lunedì 16 dicembre 2019

Su quanto accade al Cimitero una lettera di denuncia/richiamo dello Slai cobas all'Arpal: non avallare accordi separati

OGGETTO: NO ad avallare accordi separati – Richiamo.

Al Cimitero dove da tempo i lavoratori iscritti Slai cobas per il sindacato di classe - che sono la maggioranza - stanno portando avanti una mobilitazione per ottenere aumenti salariali, orario uguale per tutti, pagamento per straordinari e per superlavoro legato alle bonifiche, è in atto una aperta azione discriminatoria da parte dell'azienda D.R. Multiservice srl che recentemente ha portato ad un accordo separato tra azienda e Uil (sindacato nettamente minoritario e presente solo al cimitero di Talsano). Un accordo illegittimo, respinto dalla maggioranza dei lavoratori, che vuole imporre discriminazioni tra i lavoratori, dividere tra pochissimi "privilegiati e tutti gli altri.
Questo ha già portato al fatto che solo a singoli lavoratori vengono dati aumenti salariali mentre ad altri, pur svolgendo mansioni simili o più pesanti e centrali, non vengono riconosciuti gli stessi aumenti; ad alcuni si danno privilegi, ad altri che ne avrebbero diritto li si nega, ecc. Stiamo contrastando questa situazione con opportune iniziative sindacali – quali l'attuale stato di agitazione in corso.

Ma la ragione di questa lettera è un'altra.

Consideriamo altrettanto negativo che il dirigente dell'Ufficio vertenze collettive dell'Agenzia regionale politiche del lavoro di Taranto, nell'incontro del 29 novembre, richiesto solo dallo Slai cobas, invece di essere imparziale, ha sostanzialmente avallato questo accordo separato ritenendolo di fatto legittimo ed estensibile a tutti i lavoratori.

Questo secondo noi non è accettabile. Vari giuristi e la stessa Cassazione hanno precisato che quando vengono messi in gioco diritti individuali dei lavoratori, l'accordo può valere per gli iscritti ai sindacati firmatari ma "esclude la possibile estensione dei vincoli nei confronti di soggetti diversi dagli iscritti", “Le OO.SS - si aggiunge - non possono disporre dei diritti individuali dei propri iscritti e, naturalmente, l’accordo non potrà certamente vincolare i soggetti non aderenti”. Questo a maggior ragione lì dove e quando – come al cimitero di Taranto – la maggioranza dei lavoratori in assemblea ha esplicitamene respinto tale accordo.

Nello stesso tempo sottolineiamo l'inaccettabile procedura della stessa direzione dell'Ufficio di Taranto di convocare negli incontri richiesti solo dallo Slai cobas per il sindacato di classe tutti i sindacati confederali, anche quando alcuni di loro non hanno neanche un lavoratore iscritto nella realtà lavorativa.

Questo viola e ostacola la libertà dei lavoratori di scegliere l'organizzazione sindacale cui aderire, diritto difeso dalla Costituzione e dallo Statuto dei lavoratori. Di fatt con tale procedura, invece, si impone ai lavoratori la presenza e quindi le decisioni di OO.SS. estranee ai lavoratori in oggetto.

Con la presente nota, pertanto, la scrivente O.S. vuole richiamare per il futuro ad un maggior rispetto dei diritti sindacali.

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