(leggi l’articolo sulla perizia della Valenzano https://www.corriereditaranto.it/2019/12/05/ex-ilva-su-afo-2-perizia-valenzano-a-meta/)
Il pm De Luca, dopo aver letto la super perizia redatta dal custode giudiziario Barbara Valenzano, ha tramesso il suo parere al giudice monocratico Maccagnano, che sarebbe favorevole alla richiesta dei commissari straordinari. Entro l’11 dicembre dovrebbe arrivare il responso definitivo del giudice del dibattimento, appunto Maccagnano. Toccherà infatti a quest’ultimo accogliere o meno l’istanza di proroga presentata dai commissari di Ilva in AS: il 13 dicembre scadono infatti i 90 giorni previsti dal Riesame per effettuare i lavori previsti, pena lo spegimento dell’altoforno. Qualora la proroga non venisse accordata dal giudice Maccagnano, Ilva in AS, per non far scattare di nuovo il sequestro senza facoltà d’uso dell’altoforno 2, dovrà nuovamente ricorrere al Tribunale del Riesame.
Potrebbe infatti ripetersi ciò che accadde a fine luglio, quando con un’ordinanza di 13 pagine il giudice Maccagnano rigettò l’istanza presentata dai Commissari Straordinari di Ilva in A.S., in cui si chiedeva la possibilità di effettuare i lavori di messa in sicurezza dell’altoforno 2, dopo l’ordine di spegnimento del pm De Luca dalla Procura di Taranto dello scorso 9 luglio. Diniego che arrivà nonostante pchi giorni prima, il 23 luglio, la stessa Procura espresse parere favorevole all’accoglimento dell’istanza “di dilazione temporale e facoltà d’uso per un periodo non superiore a 120 giorni”, espressamente prendendo “atto del positivo proposito di Ilva di procedere conformemente alle prescrizioni indicate dal custode, tenuto conto del periodo feriale incombente con numerose maestranze in ferie e aziende chiuse e considerando che l’analisi di rischio indicata dal custode non può essere istantanea”.
Staremo dunque a vedere cosa deciderà adesso il giudice Maccagnano.
Il pm De Luca, dopo aver letto la super perizia redatta dal custode giudiziario Barbara Valenzano, ha tramesso il suo parere al giudice monocratico Maccagnano, che sarebbe favorevole alla richiesta dei commissari straordinari. Entro l’11 dicembre dovrebbe arrivare il responso definitivo del giudice del dibattimento, appunto Maccagnano. Toccherà infatti a quest’ultimo accogliere o meno l’istanza di proroga presentata dai commissari di Ilva in AS: il 13 dicembre scadono infatti i 90 giorni previsti dal Riesame per effettuare i lavori previsti, pena lo spegimento dell’altoforno. Qualora la proroga non venisse accordata dal giudice Maccagnano, Ilva in AS, per non far scattare di nuovo il sequestro senza facoltà d’uso dell’altoforno 2, dovrà nuovamente ricorrere al Tribunale del Riesame.
Potrebbe infatti ripetersi ciò che accadde a fine luglio, quando con un’ordinanza di 13 pagine il giudice Maccagnano rigettò l’istanza presentata dai Commissari Straordinari di Ilva in A.S., in cui si chiedeva la possibilità di effettuare i lavori di messa in sicurezza dell’altoforno 2, dopo l’ordine di spegnimento del pm De Luca dalla Procura di Taranto dello scorso 9 luglio. Diniego che arrivà nonostante pchi giorni prima, il 23 luglio, la stessa Procura espresse parere favorevole all’accoglimento dell’istanza “di dilazione temporale e facoltà d’uso per un periodo non superiore a 120 giorni”, espressamente prendendo “atto del positivo proposito di Ilva di procedere conformemente alle prescrizioni indicate dal custode, tenuto conto del periodo feriale incombente con numerose maestranze in ferie e aziende chiuse e considerando che l’analisi di rischio indicata dal custode non può essere istantanea”.
Staremo dunque a vedere cosa deciderà adesso il giudice Maccagnano.
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