Foggia, il 6 dicembre di lotta dei migranti
La mobilitazione con 'Campagne in lotta': i migranti rivendicano case, documenti e migliori condizioni salariali
FOGGIA - Nei pressi del 'GrandApulia', in zona Asi a Foggia: un centinaio di migranti, sostenuti da 'Campagne in Lotta', ha bloccato gli accessi da e per il centro commerciale, paralizzando il traffico per oltre un'ora. Intervento della polizia in tenuta anti-sommossa che ha effettuato alcune cariche con lancio di lacrimogeni... in risposta, lanci di pietre e bottiglie all'indirizzo degli agenti. Durante le azioni di protesta, sia gli automobilisti in transito che gli utenti del centro commerciale sono rimasti bloccati per oltre un'ora, rispettivamente in strada e all'interno della struttura.
Case, documenti e migliori condizioni di lavoro sono al centro delle rivendicazioni dei migranti. «Oggi, 6 dicembre 2019, apriamo la stagione natalizia ricordandovi che cosa succede nelle campagne
italiane. Oggi blocchiamo", spiegano da 'Campagne in lotta'. "Lo facciamo contemporaneamente dalla provincia di Foggia alla piana di Gioia Tauro, due dei territori dove molti di noi lavoratori e lavoratrici delle campagne vivono, e dove troppi di noi sono morti in questi anni a causa della violenza di leggi che ci vogliono segregati, poveri e in silenzio».
A bordo di due pullman si sono spostati poi davanti alla sede della Questura di Foggia i 100 braccianti migranti per chiedere il rilascio immediato di un giovane manifestante di cui ora gli amici gridando «Libero, libero», I migranti hanno con forza detto che non sarebbero andati via senza il loro amico «Mustafà» c «Senza di lui - sottolineano - da qui non ce ne andiamo»
«Non ci fanno paura i vostri manganelli», dicono i migranti rivolgendosi alla polizia. «Non abbiamo altro da perdere - aggiungono - e la paura della morte l'abbiamo già vissuta quando abbiamo attraversato il deserto dell’Africa».
I migranti in lotta hanno inoltre bloccato un incrocio cittadino, tra viale Fortore e Corso del Mezzogiorno, nelle vicinanze della Questura
Poco dopo Mustafà è stato rilasciato e il corteo è ripartito arrivando fino alla stazione e qui dopo una breve assemblea sono poi saliti a bordo dei pullman che li hanno riaccompagnati alle baraccopoli nelle campagne foggiane. La protesta per i documenti e permessi di soggiorno continua!
Nessun commento:
Posta un commento