Leggiamo da un lettera di lavoratrici delle pulizie degli asili al Comune, apparsa sul Corriere di Taranto: "Dopo anni di impegni e promesse sono ancora
impiegati ad un’ora e cinquanta al giorno, con una paga mensile pari a
300 €. Pur svolgendo una attività delicata
rivolta a bambini piccolissimi da zero a tre anni. Con questo mensile
alcuni di questi lavoratori devono portare avanti le proprie famiglie.
Per quanto a nostra conoscenza – scrivono in una breve nota – il
contratto di appalto risulta essere scaduto da circa un anno e mezzo. Si
attendeva un nuovo affidamento ma non abbiamo avuto novità”.
In questo stato di grande disagio ed incertezze, chiedono
“all’Amministrazione comunale di mettere in campo azioni reali per dare
anche a queste persone, nella quasi totalità donne, la dignità di
lavoratori, con un orario ed una paga degna dell’impegno che propendono
ogni giorno. Anche per fornire un servizio migliore ai piccoli della
scuola dell’infanzia comunale”.
Forse non sanno, però sarebbe strano, queste lavoratrici che le lavoratrici dello Slai cobas stanno portando avanti una battaglia concreta su questo - E domani alle 11 hanno un nuovo incontro col vicesindaco Castronovi.
Frutto di questa lunga battaglia, fatta di scioperi, presidi a Palazzo di città, esposti alla Procura, ecc., che il Comune nel nuovo appalto aumenterà l'orario di lavoro a tre ore al giorno - ma, chiaramente, ciò che non va bene è che questo aumento oveva già esserci da diversi mesi e ora ancora la gara per il nuovo appalto non è stata pubblicata.
Noi abbiamo negli altri recenti incontri col vicesindaco e con lo sciopero del 25 ottobre detto chiaramente che a questo punto indipendentemente dal nuovo appalto, da gennaio 2020 noi vogliamo l'aumento dell'orario.
SE A GENNAIO, ALLA RIAPERTURA DEGLI ASILI QUESTO AUMENTO NON CI SARA', IL SERVIZIO NON RICOMINCERA'!
Ma non stiamo lottando solo per questo. Ma anche per avere il giusto riconoscimento del doppio lavoro: pulizie e ausiliariato. Su questo le lavoratrici dello Slai cobas hanno ottenuto una prima vittoria: il giud. Magazzino ha detto che deve essere riconosciuto l'ausiliariato e il maggior parametro di livello previsto. Anche su questo, attendiamo fino alla prossima udienza del 24 gennaio un accordo con ditta e Comune, e che questo riconoscimento sia inserito nel nuovo appalto; ma se non ci sarà andremo avanti fino a sentenza.
SU TUTTO QUESTO - DICIAMO A QUESTE LAVORATRICI - NON BASTANO LE "LETTERE". OCCORRE FAR SENTIRE LA MOBILITAZIONE DELLE LAVORATRICI E LAVORATORI, SCENDERE IN CAMPO.
LO SLAI COBAS E' SEMPRE IN CAMPO E INVITIAMO LE LAVORATRICI AD UNIRSI ALLE LORO COMPAGNE GIA' IN LOTTA.
Le lavoratrici e lavoratori degli asili
Slai cobas per il sindacato di classe
RSA Enza cavaliere 3208713272
9.12.19
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