MILANO -  Nel nuovo piano industriale di Arcelor Mittal sarebbero previsti 4.700 esuberi, di cui 2891 già nel 2020, con l'organico dell'ex Ilva che passerebbe dai 10.789 occupati del 2019 ai 6.098 del 2023. È questa la cifra indicata dall'ad italiana dell'azienda Lucia Morselli nel corso del tavolo al Mise. Lo stesso piano prevede un aumento dei volumi di produzione dagli attuali 4,5 milioni di tonnellate di acciaio ai 6 milioni dal 2021.

Dopo la presentazione dell'ad il tavolo è stato sospeso, e i sindacati hanno definito "irricevibili" i tagli annunciati da Arcelor Mittal proclamando lo sciopero per il prossimo 10 dicembre all'ex Ilva. "Non ci sono condizioni per aprire confronto per un accordo. Si deve ripartire dall'accordo di un anno fa, con i livelli occupazionali e investimenti indicati dal piano del 2018", ha detto il segretario generale Cisl, Anna Maria Furlan, a nome di tutti le organizzazioni bocciando l'aggiornamento del piano industriale presentato dall'azienda. 

"Sono molto deluso, l'azienda non ha fatto i passi avanti attesi", ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Al tavolo il ministro  avrebbe anche riferito che il governo è al lavoro su un proprio piano per rendere l'impianto più eco-sostenibile. "Tra venerdì e lunedì governo presenterà un suo piano industriale che farà diventare Ilva un esempio di impianto industriale siderurgico, con uso di tecnologie sostenibili, con forni elettrici e altri impianti ecosostenibili per arrivare a una produzione di 8 milioni per tutelare livelli occupazionali", avrebbe detto  Patuanelli a quanto riferiscono fonti sindacali.

Il nuovo piano industriale 2020-2024 di ArcelorMittal Italia prevede nel 2023 la fermata del forno Afo2 e la marcia della sola linea D di agglomerato e la massa di produzione del forno elettrico ad Arco Eaf. La realizzazione del nuovo Eaf sarà con una soluzione "ibridà con caricamento di rottame e ghisa liquida dovrebbe permettere, nelle previsioni dell'azienda, una produzione di acciaio di alta qualità. A seguito della fermata dell'Afo2, la copertura dei parchi è prevista solo per 500 metri, invece di 700 metri; indicata anche la riduzione degli investimenti sulle aree dismesse (cokerie, Afo2 e acciaieria).

Quello presentato al Mise da Arcelor Mittal Italia "non è un piano industriale: è un progetto di chiusura nel tempo di Taranto e di Ilva", ha commentato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell'incontro al Mise. Mentre il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha parlato di "catastrofe purtroppo annunciata".