La risistemazione è pressoché ultimata. Presto il ripristino del teatro all’aperto
sostituzione delle tavole ammalorate, causa in passato di rovinose cadute. Il panorama che vi si gode è semplicemente stupendo (stabilimento siderurgico a parte) e viene voglia di scendere ancora più giù, fino a riva, per lasciarsi bagnare i piedi dal mare.
Il nostro, ovviamente, è un parere di semplici visitatori, ma onestamente non ci aspettavamo di vedere così Parco Cimino in così buone condizioni, avendo nella mente (oltre i già citati danni per eventi atmosferici) gli effetti degli atti vandalici di qualche anno fa. Le staccionate sono state rimesse in piedi, gli alberi pericolanti abbattuti (solo pochi, negli spazi delimitati da nastro biancorosso, attendono di esserlo) ed è stato ripristinato anche il parco giochi per i bambini come il grazioso laghetto con i pesciolini rossi, le cui acque rispecchiano suggestivamente il verde tutt’attorno. Ci vorrà invece qualche mese ancora perché venga restituito alla comunità il piccolo teatro all’aperto, dotato di gradinate per il pubblico, i cui problemi di acustica verranno presto affrontati dallo staff tecnico del ‘Fusco’.
All’ingresso ci viene riferito che l’accesso all’ampia zona verde è consentito fino alle ore 23 (i vialetti, a proposito, appaiono ben illuminati) e che i picchi d’affluenza si registrano proprio nelle ore serali, per via della frequenza alle palestre dei vigili urbani. La vigilanza, invece, è assicurata nell’arco delle ventiquattro ore, a evitare che bande di giovinastri riprendano a imperversare in questa oasi di pace.
In attesa della ultimazione delle opere di risistemazione, della quotidiana manutenzione si occupano gli addetti della “Multiservizi” i quali (riferiscono) auspicherebbero un incremento del monte ore lavorativo per contribuire in modo più efficace al miglioramento di Parco Cimino.
E sin da ora il Comune potrebbe iniziare a predisporre iniziative per riportarvI ancor di più le famiglie (credeteci, ne vale proprio la pena!), con attività di animazione e visite guidate e coinvolgendo il mondo dell’associazionismo. E magari facendo in modo che i pullman dell’Amat, almeno la domenica, effettuino una fermata davanti all’ingresso del parco e non così lontano come avviene finora.
Nessun commento:
Posta un commento