giovedì 5 dicembre 2019

Parco Cimino come un "paradiso", ma nessuno dice come sono costrette a lavorare le lavoratrici che lo stanno ripulendo


Proprio in queste ore lo Slai cobas sc ha denunciato come stanno lavorando le lavoratrici, ex Pasquinelli, ora dipendenti de L'Arca, per rendere il Parco Cimino un "paradiso". 
Ieri erano 4 lavoratrici, tutte donne, che dovevano a mano rimuovere e trasportare legna e materiali pesanti, tenendo conto che le lavoratrici hanno già problemi fisici e non sono più giovanissime; oggi invece di migliorare la situazione è peggiorata, la ditta ne ha lasciato solo 2 a fare lo stesso lavoro.
Tutto, ripetiamo, a mano, senza supporto di attrezzature.  Mettendo a rischio sicurezza e salute.
Questo lo sa il Comune? Altrimenti glielo diremo noi se la situazione permane e lo diremo anche ai frequentatori del Parco.
SLAI COBAS SC
 
Parco Cimino, il paradiso dello jogging e delle passeggiate

La risistemazione è pressoché ultimata. Presto il ripristino del teatro all’aperto
pubblicato il 04 Dicembre 2019
Scarpe da ginnastica, maglietta spesso a maniche corte, asciugamani appeso al collo e talvolta, assicurata alla cintura, una bottiglietta d’acqua o di reintegratore. Così, di buon mattino, tanti tarantini si ritrovano a Parco Cimino per tonificare i muscoli e, all’occorrenza, tenere sotto controllo il peso, al fine di non “scofanare” con le prossime abbuffate natalizie. Per i vialetti della pineta, rimessi in sesto dopo i danni causati nei mesi scorsi dal maltempo dei mesi scorsi, è un piacere ossigenarsi i polmoni, se non con le corsette almeno con semplici camminate a passo d’uomo. Si riassapora anche il piacere delle passeggiate lungo l’affaccio su Mar Piccolo, grazie alla risistemazione della passerella, con la
sostituzione delle tavole ammalorate, causa in passato di rovinose cadute. Il panorama che vi si gode è semplicemente stupendo (stabilimento siderurgico a parte) e viene voglia di scendere ancora più giù, fino a riva, per lasciarsi bagnare i piedi dal mare.
Il nostro, ovviamente, è un parere di semplici visitatori, ma onestamente non ci aspettavamo di vedere così Parco Cimino in così buone condizioni, avendo nella mente (oltre i già citati danni per eventi atmosferici) gli effetti degli atti vandalici di qualche anno fa. Le staccionate sono state rimesse in piedi, gli alberi pericolanti abbattuti (solo pochi, negli spazi delimitati da nastro biancorosso, attendono di esserlo) ed è stato ripristinato anche il parco giochi per i bambini come il grazioso laghetto con i pesciolini rossi, le cui acque rispecchiano suggestivamente il verde tutt’attorno. Ci vorrà invece qualche mese ancora perché venga restituito alla comunità il piccolo teatro all’aperto, dotato di gradinate per il pubblico, i cui problemi di acustica verranno presto affrontati dallo staff tecnico del ‘Fusco’.
All’ingresso ci viene riferito che l’accesso all’ampia zona verde è consentito fino alle ore 23 (i vialetti, a proposito, appaiono ben illuminati) e che i picchi d’affluenza si registrano proprio nelle ore serali, per via della frequenza alle palestre dei vigili urbani. La vigilanza, invece, è assicurata nell’arco delle ventiquattro ore, a evitare che bande di giovinastri riprendano a imperversare in questa oasi di pace.
In attesa della ultimazione delle opere di risistemazione, della quotidiana manutenzione si occupano gli addetti della “Multiservizi” i quali (riferiscono) auspicherebbero un incremento del monte ore lavorativo per contribuire in modo più efficace al miglioramento di Parco Cimino.
E sin da ora il Comune potrebbe iniziare a predisporre iniziative per riportarvI ancor di più le famiglie (credeteci, ne vale proprio la pena!), con attività di animazione e visite guidate e coinvolgendo il mondo dell’associazionismo. E magari facendo in modo che i pullman dell’Amat, almeno la domenica, effettuino una fermata davanti all’ingresso del parco e non così lontano come avviene finora.

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