Una ragazza madre di Taranto, Luana, che attualmente sta con i suoi due
bambini presso una comunità ha inviato a gennaio la lettera che segue al
Sindaco di Taranto per chiedere l'assegnazione di una casa, a questa
lettera però finora non vi è stato riscontro.
Le lavoratrici dello Slai cobas per il sindacato di classe, a cui la
ragazza si è rivolta, si sono subito attivate, ricevendo per il momento
solo un riscontro positivo dalla Comunità, da cui la ragazza temeva
anche di dover essere mandata via già nei prossimi giorni, senza avere
l'alternativa di una casa.
Ma resta appunto il problema che non si può vivere per mesi con dei
bambini in una comunità.
Per questo domani andremo al consiglio comunale per pretendere risposta
dal Comune.
le lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe
TA. 23.1.13
"Al Sig. Sindaco dle Comune di Taranto
Epc al Presidente assegnazioni alloggi del Comune di Taranto Palazzo di
città
Sono una giovane ragazza, madre di due figli di anni sette e cinque,
attualmente ospite di una comunità nella città di Taranto da circa un
anno e tre mesi. Sono arrivata in questa comunità perché sfrattata da
una abitazione sita in via Gorizia, 38. Purtroppo ero in uno stato di
indigenza e di disagio e non potevo garantire ai miei figli una vita
serena sebbene ho sempre fatto lavori saltuari onde provvedere ai generi
di prima necessità. Non ho una famiglia alle spalle che mi possa essere
d'aiuto. Anch'io purtroppo ho vissuto da piccola l'esperienza delle case
famiglia e i ricordi per me non sono belli. Penso che sia un mio diritto
avere una casa tutta per noi.
La comunità attualmente mi è d'aiuto ma quello che manca a me e ai miei
figli è una casa decorosa. La mia bambina di cinque anni purtroppo sin
da piccola è affetta da epilessia, attualmente è seguita dall'ospedale
pediatrico di Bari, Giovanni XXIII.
Confido in un favorevole accoglimento della mia richiesta per
l'assegnazione di una casa nel più breve tempo possibile".
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