domenica 10 febbraio 2013

la giustizia non è per le donne ma la ribellione e la rivoluzione si!

Il 31 Gennaio con le compagne dell'MFPR di Taranto sono andata all'Aquila al presidio organizzato da diverse associazioni femministe provenienti da tutta Italia per l'udienza conclusiva del processo per stupro, contro l'ex militare Tuccia.
Sono arrivata  al tribunale alle 9 piena di speranza e di rabbia, c'erano molte compagne e c'era la madre di Rosa che non finiva di abbracciarci e ringraziarci per il nostro sostegno a sua figlia.
Con le compagne abbiamo affisso striscioni e dato materiale, abbiamo parlato con le compagne presenti, e atteso con ansia notizie dall'interno dell'aula. Il processo era a porte chiuse, ogni tanto usciva l'avvocato del centro antiviolenza che ci aggiornava sulle varie fasi, il pm aveva chiesto la condanna a 14 anni e la speranza si è accesa.

Intanto il tempo passava, alle ore 14 con le compagne abbiamo deciso di avvicinarci alla finesta dell'aula con il megafono e con tutta la nostra rabbia abbiamo gridato il nostro sdegno nei confronti di Tuccia, e il nostro sostegno e la nostra vicinanza a Rosa, costretta alla presenza non voluta del suo stupratore, Rosa, sola con il suo coraggio. Il nostro intervento ha infastidito il giudice che ci ha fatte zittire con la minaccia di sospendere l'udienza.

L'attesa si è fatta snervante, finalmente alle 18 ci hanno permesso di entrare per la sentenza, ho guardato in faccia l'infame stupratore, sicuro di sè e quasi strafottente poi ho guardato
 Rosa e  i suoi occhi pieni di dolore ma fieri, le abbiamo fatto scudo contro i giornalisti .

Infine la sentenza: 8 anni! Annichilite ci siamo guardate con la consapevolezza che ingiustizia era stata fatta, per questo sistema maschilista, sessista moderno fascista siamo solo carne da macello
.
L'otto Febbraio a Taranto c è stata l'ennesima udienza del processo per lo stupro di Carmela, una ragazzina di appena 13 anni stuprata nel 2007 da tre minorenni mai condannati e da 3 uomini, Carmela si è suicidata dopo che con l'intervento delle istituzioni era stata rinchiusa in una casa famiglia, non creduta, chiamata prostituta, imbottita di piscofarmaci 
Disperata si è gettata dal 7° piano .

Noi del'MFPR come sempre al fianco del padre di Carmela che da anni si batte per ottenere giustizia eravamo presenti fuori dal tribunale con i nostri striscioni 
e con la nostra rabbia che ha fatto tanta paura ai stupratori da chiedere al giudice di spostare la sede del processo. 
La prossima udienza è stata fissata per il 21 Giugno e per il 12 Luglio e per Settembre è prevista la sentenza.

Le violenze sessuali, i femminicidi stanno aumentando, è in atto una vera e propria guerra di bassa intensità alimentata dal maschilismo sempre più arrogante e violento di questo sistema che opprime e sfrutta le donne in famiglia e sul lavoro.
Noi donne dall'Aquila a Taranto denunciamo le istituzioni complici, Carmela è stata violentata dagli uomini e uccisa dallo Stato.

LA GIUSTIZIA NON E' PER LE DONNE MA LA RIBELLIONE E LA RIVOLUZIONE SI!

Fiorella - Taranto

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