Abbiamo dichiarato uno sciopero di 24 ore, come tutti gli altri sindacati in fabbrica, abbiamo portato striscioni e cartelli al Tribunale, dove doveva tenersi un'udienza per il 'cambio tuta', e alle portinerie dell'Ilva.
Ma innanzitutto, parlando con i nostri compagni operai e con quelli che abbiamo trovato alla portineria abbiamo cercato di saperne di più. Infine, abbiamo acquisito notizie sui primi accertamenti fatti dagli Enti preposti. Queste notizie che sono ulteriormente da verificare, le portiamo a conoscenza degli operai e di tutti gli interessati e stiamo verificando se debbono essere materia di denuncia ed esposto.
"L’operaio morto, Moccia, era stato mandato per un pronto intervento
di manutenzione – risistemazione binario - alla Batteria 9, dove una macchina
che carica carbon coke e che transitava sui binari che fiancheggiano la
batteria, si era bloccata a causa di un binario sollevato che ostruiva il
passaggio.
Qui, dati gli interventi in corso di messa a norma della batteria,
la Ditta MR addetta a lavori di sistemazione mattoni refrattari, aveva
sistemato delle lastre di circa 2 metri per 2 a copertura degli spazi vuoti creati
dai lavori di rifacimento.
Moccia è salito – pare saltato - sopra una di queste lastre
(non è ancora chiaro il motivo) che ha ceduto, ed è precipitato da un’altezza
di 7 metri.
L’altro operaio Liddi, ferito, non doveva operare in questi lavori di pronto intervento; non è chiaro perché stava insieme a Moccia, forse mandato dalla sua Ditta per aiutare nei lavori. La sua “fortuna” è stata di precipitare sopra il corpo di Moccia, attutendo l’impatto.
L’altro operaio Liddi, ferito, non doveva operare in questi lavori di pronto intervento; non è chiaro perché stava insieme a Moccia, forse mandato dalla sua Ditta per aiutare nei lavori. La sua “fortuna” è stata di precipitare sopra il corpo di Moccia, attutendo l’impatto.
E' quasi sicuro che la lastra non fosse fissata.
Anche da questi primi accertamenti verrebbero fuori le
responsabilità sia della Ditta MR che aveva messo queste lastre, senza alcuna
protezione/barriera per evitare che qualcuno vi salisse sopra; sia la responsabilità
dell’Ilva che ha mandato operai senza verificare eventuali rischi e che non
poteva non sapere dello stato delle lastre".
slai cobas ilva per il sindacato di classe taranto
via rintone 22 taranto 099-4792086 347-1102638
slaicobasta@gmail.com
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http://tarantocontro.blogspot.it
1 marzo 2013
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