a proposito di economia alternativa ...
Le indagini partite due anni fa con lo scandalo della società Tecnova che sfruttava i migranti per la costruzione dei parchi energetici nelle campagne del Salento
Costretti a lavorare nei campi di silicio, nei parchi fotovoltaici del Salento, sottopagati e pesantemente sfruttati; senza che gli fossero riconosciuti i diritti in materia retributiva, assistenziale e previdenziale. La piaga degli immigrati tenuti come schiavi dai padroni dell'energia segna un nuovo capitolo, dopo la pagina nera dell'aprile del 2011 quando scoppiò lo scandalo Tecnova e la rivolta dei migranti che si ribellarono per ottenere il pagamento della loro mano d'opera, denunciando le condizioni in cui venivano ridotti, pur di lavorare.La guardia di finanza di Brindisi ha scoperto 329 lavoratori impiegati in nero nel settore e altre 235 persone per le quali sono state riscontrate irregolarità di tipo contributivo. Di questi, moltissimi sono stranieri di origini africane. In tutto, sono state rilevate dai militari del nucleo di polizia tributaria 564 posizioni irregolari. Le nuove indagini scaturiscono proprio dagli arresti di 15 persone fatti due anni fa nell'ambito della complessa attività investigativa che portò alla scoperta di un'associazione per delinquere e interessava in particolare la società Tecnova, operativa tra Brindisi e Lecce. materia retributiva, assistenziale e previdenziale.
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