Lo Slai cobas per il sindacato di classe che ha fatto, anch'esso ieri - sia
pur separatamente dai confederali, e unicamente per volontà di questi ultimi -
l'incontro con l'Ass. Scasciamacchia sul problema dell'aumento dell'orario di
lavoro e delle mansioni delle 94 lavoratrici delle pulizie nelle scuole materne
e asili nido comunali, ha una valutazione totalmente differente da quella
espressa da cisl e cgil, tanto che sembra che abbiamo partecipato ad incontri
molto diversi.
La responsabile della Cgil, Aida Briganti dichiara: "Riscontro apertura, mi auguro che sia reale e che questa sia davvero la volta buona..."; Antonio Arcadio della Cisl, addirittura è entusiasta: "E' stata una riunione interessante che ha confermato la volontà politica di venire incontro alle esigenze dei lavoratori...".
Purtroppo, invece, da parte del Comune non si è intravista una concreta volontà di
aumentare realmente l'orario di lavoro. L'Ass. al lavoro all'inizio ci ha
riferito la dichiarazione del sindaco secondo cui si sta, ancora!, valutando
l'ipotesi di un parzialissimo aumento di ore legandolo ad un "vero" servizio di
custodia all'ingresso e uscita dei bambini - cosa che già fanno le lavoratrici e
non è che aggiungendo la parolina "vero" cambia la situazione; poi la pulizia
degli spazi esterni e la pulizia più accurata nelle scuole che praticano tempo
pieno - in totale solo 2 scuole.
Quindi, un impegno di incremento ore ultralimitato, che addirittura
potrebbe interessare solo alcune scuole, e generico nei tempi: parlare,
infatti, come ha fatto Scasciamacchia che per una valutazione tecnica ci
vogliono almeno due settimane, vuole dire, tra elezioni in mezzo, arrivare a
marzo, solo per la "valutazione".
Tutto questo quando - come hanno subito detto le rappresentanti dello Slai
cobas - c'è già un progetto di Delibera fatto agli inizi del 2012 dal precedente
dirigente Aquilino, che rimase congelato in attesa della sentenza del Tar sul
mantenimento dell'appalto alla Trial, attualmente confermato. Questa delibera
indicava il passaggio dalle attuali 11,50 ore settimanali a 20 ore settimanali,
in applicazione anche dell'indirizzo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
per l'infanzia e l'attenzione all'igiene dei bambini - indirizzo quanto mai
attuale a Taranto per l'inquinamento Ilva e industriale che colpisce anche le
scuole.
Quindi perchè ora l'amministrazione non applica questa Delibera e invece si
ricomincia sempre da zero? Tra l'altro con una sottile forma di ricatto, per
cui un'aumento dell'orario e incremento dei costi sarebbero poi scaricati sulle
rette delle famiglie, con conseguenti minori iscrizioni e, quindi.... con
licenziamenti delle lavoratrici.
Ma c'è un altra questione posta dallo slai cobas nell'incontro. Mentre il
Comune non applicava la bozza di delibera di aumento delle ore, nello stesso
tempo soprattutto da luglio scorso, con un altro appalto ha affidato ad un'altra
cooperativa parte delle mansioni di ausiliariato che facevano le lavoratrici
delle pulizie della Trial. Perchè questo, che tra l'altro diventa spreco di
soldi pubblici? L'assessore ha riferito che questo nuovo appalto 'clone' nella
parte che riguarda tali mansioni terminerà a fine marzo. Staremo a vedere.
Per tutto questo a conclusione dell'incontro lo Slai cobas ha detto che non
di generico impegno si deve trattare, non di valutazione tecnica che riparte da
zero, ma di applicare subito la delibera già pronta da più di un anno, di
riassegnare alle lavoratrici delle pulizie le mansioni di ausiliariato che già
facevano, per garantire subito alle lavoratrici le 20 ore settimanali
previste.
Lo Slai cobas alla luce di questo incontro, non attenderà tranquillamente.
In caso nella prossima settimana non vi saranno nuove risposte in positivo,
avvieremo lo stato di agitazione fino ad uno sciopero per l'8 marzo - tenendo
conto che qui lavorano quasi tutte donne e per loro un attacco al diritto al
lavoro e salario decenti comporta sempre una dipendenza economica che spesso si
traduce in oppressione familiare.
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