sabato 9 febbraio 2013

Intervista al padre di Carmela, presidente dell'Associazione 'Io sò carmela".

A che punto è il dibattimento processuale?

Oggi (ieri) si devono sentire due carabinieri che fecero le indagini sugli stupri e la ginecologa che visitò Carmela dopo un altro precedente stupro fatto da un marinaio (che purtroppo è stato archiviato, ma che noi vogliamo far riaprire).
Devo dire che alcune delle testimonianze rese nelle altre udienze da parte dei testi del PM sono assolutamente reticenti. Per esempio il perito che ha analizzato gli indumenti di Carmela per il DNA, ha detto soltanto che "c'era un Dna umano...".
Un'altro che ha ospitato Carmela nei giorni in cui ha subito violenze e che potrebbe anche lui essere implicato, è dovuto essere tradotto in Tribunale dai carabinieri perchè non si presentava.

Come associazione "io sò carmela" che state facendo?

Stiamo facendo una raccolta firme per un inasprimento delle pene per i reati di stupro e anche di pedofilia. Chiediamo che lo stupro sia equiparato all'omicidio - perchè anche se una ragazza non muore, come è successo a Carmela, di fatto la sua vita è stata uccisa -, chiediamo quindi che agli stupratori siano negati i benefici di legge.
Finora abbiamo raccolto circa 6mila firme, lo stiamo facendo in tutta Italia, molte ne abbiamo raccolte a Roma, Palazzolo in provincia di Brescia, Giovinazzi, ecc. In questa raccolta stiamo evitando di scendere a compromessi con la politica. Presenteremo direttamente le firme in parlamento, come associazione, per con darle in mano ai partiti. I moduli da firmare si possono scaricare da internet.

Cosa pensi della sentenza de L'Aquila?

Il modo come è stata violentata "Rosa" è di una barbarie inaudita. Anche solo per questo - a parte il tentato omicidio - lo stupratore doveva avere il massimo della condanna.

Vi è un processo anche contro di te?

Sì, il 2 aprile si apre un processo per "diffamazione" nei miei confronti. Perchè avrei offeso un avvocato, Nicola Vitale di Taranto, difensore nel precedente processo di uno degli stupratori minorenni, Catapano, figlio del boss Aldo Catapano condannato all'ergastolo per omicidio (il quale per difendersi dall'accusa di stupro, in pieno stile mafioso, aveva detto che: "l'onore della famiglia" impediva che lui avesse potuto fare violenza sessuale").
Questo avvocato in aula aveva definito Carmela "prostituta", e io avevo presentato contro queste affermazioni un esposto in Procura. Esposto che ora stranamente non si trova, mentre io mi ritrovo imputato!
In quel processo per i due stupratori (all'epoca minorenni) il certificato penale risulta "pulito"; furono messi "in prova". Ma neanche questa hanno fatto. Poco dopo il processo sono stati visti a vendere cozze "abusive" a Taranto.

Vi era stata mesi fa la richiesta di trasferimento da Taranto del processo

Si, gli stupratori hanno paura di voi, e quindi uno di loro, Massimo Carnevale,  ha fatto la richiesta in Cassazione di spostare il processo. Oggi dovremmo sapere la decisione della Cassazione.
E' stato anche un tentativo di far perdere altro tempo, facendo sospendere il processo.
Questo Massimo Carnevale è agli arresti domiciliari per altri reati, legati forse a droga, ecc. Pure questi è vicino ad ambienti malavitosi di Taranto.



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