lunedì 4 febbraio 2013

Il blocco dei lavori al parco del Mirto è per far arrivare soldi all'Amiu?

Lo Slai cobas per il sindacato di classe e i Disoccupati Organizzati esprimono solidarietà ai 30 lavoratori che fino all'altro giorno stavano lavorando al Parco del Mirto e oggi si trovano in mezzo ad una strada, e agli abitanti di Paolo VI che rischiano di trovarsi con una zona nuovamente in stato di abbandono.

Questa vicenda ha degli aspetti assolutamente non chiari.
Il Comune dice che i lavori di pulizie e sorveglianza affidati finora alla Coop. L'Ancora sono stati bloccati perchè ora devono andare all'Amiu. 
Ora, già questo sarebbe assurdo, visto che, come ripetiamo da tempo, l'Amiu non garantisce con il suo personale (o meglio, per la gestione del suo personale non chiara) la raccolta della spazzatura e la pulizia delle strade, figurarsi se deve toglierne una parte per altri servizi.
Ma la cosa più assurda è che, una volta passati i servizi del parco del Mirto all'Amiu, questa a sua volta dovrebbe affidarli ad un'altra ditta o cooperativa. 
Il sindaco, di grazia, può spiegare logicamente a cosa serve questo "giro", se poi, come finora è avvenuto, i lavori al Mirto devono essere fatti sempre da una ditta?
Quale sarebbe il motivo? Se non quello che "passando dall'Amiu" si vuole far restare a questo Ente, indebitato da anni, una parte dei fondi da destinare al servizio.
Questo lo diciamo non perchè siamo "malpensanti", ma per un'esperienza diretta dei Disoccupati Organizzati, che finora non è ci stata ancora spiegata e per cui abbiamo chiesto "lumi" alla magistratura e alla Guardia di Finanza.
Stiamo parlando dei soldi, 400mila euro, che dati dalla Regione per il tramite della Provincia, l'estate scorsa dovevano servire per il proseguimento per 6 mesi del servizio di raccolta differenziata porta a porta a S.Vito-Lama, con la stessa ditta che fino a giugno l'aveva portata avanti con 14 lavoratori.
In realtà, il servizio è stato per volontà del comune e dell'amiu interrotto in pieno periodo estivo per due mesi, con problemi enormi per i 14 lavoratori e forte disagio degli abitanti; quindi è stato trasferito all’Amiu che lo svolge male con proprio personale, non più porta  a porta, mentre i 14 lavoratori solo dopo una lunga lotta sono stati destinati alla Pasquinelli assunti dalla Coop. L'Ancora. 

Tutto questo, alla resa dei conti, è servito per destinare le 400mila euro non alla raccolta differenziata ma all'Amiu; un vero e proprio regalo per coprire una parte del suo disastroso bilancio, dato che sta facendo la raccolta differenziata con propri dipendenti e quindi senza ulteriori costi di personale e con mezzi già pagati dalla Regione.
E pur volendo ammettere che questi soldi (in contrasto con la destinazione stabilita dalla Regione) siano stati usati per l'appalto alla Coop. L’Ancora del servizio alla Pasquinelli, i conti comunque non tornano. Perché, questo servizio per 6 mesi è costato al massimo 200 mila euro, e le altre 200mila?

Nessun commento:

Posta un commento