giovedì 18 aprile 2019

Inchiesta giudiziaria sulle associazioni che si occupano dei migranti a Taranto

Una inchiesta che vogliamo seguire con attenzione
Lo Slai cobas sc di Taranto che ha organizzato la lotta dei migranti in diverse occasioni in questi anni ha avuto modo di conoscere le associazioni tarantine che se ne occupano e in diverse occasioni le ha denunciate con esposti, volantini - segnatamente l'associazione Salam, l'associazione 'Noi e voi'; ripubblicheremo tutto perchè è bene che si vada a fondo sulle denunce da noi fatte a tutela dei migranti.

Siamo stupiti invece per la inclusione nella inchiesta dell'Associazione Babele - che abbiamo sempre valutato diversamente sulla base dei fatti e delle affermazioni positive degli stessi migranti.
Per questo pubblichiamo intanto il comunicato di Enzo Pilò in merito all'inchiesta in corso

Comunicato stampa
In merito alle notizie apparse sull’apertura di un procedimento penale (notifica di chiusura indagine) per illeciti nelle forniture di servizi di accoglienza e assistenza di cittadini stranieri, che mi vede coinvolto, è opportuno chiarire che le contestazioni che riguardano Babele sono due: il non avere fornito un certo numero di pasti in alcune giornate e la mancanza di acqua potabile in una struttura in Pulsano.
I fatti contestati poggiano, a mio parere, su questioni erroneamente interpretate. Sul primo posso precisare che il fornitore dei pasti ha effettivamente avuto un problema organizzativo con il personale di cucina in alcune giornate, ma che i pasti per le 7/8 persone interessate sono stati in ogni caso erogati attraverso la fornitura di panini e pasti preparati dal ristorante adiacente alla struttura di accoglienza. La problematica del personale è stata risolta prontamente dal fornitore.
Tutto è documentato da formali lettere di contestazione dalla associazione Babele al fornitore. Ribadisco che il servizio è stato comunque assicurato e che la problematica ha riguardato un periodo di poche settimane e per pochissimi giorni all’interno di queste.
Per la seconda accusa, non si comprende quale sia il reato contestato, in quanto la struttura è situata in zona non servita da impianto fognario e, quindi, non vi è possibilità di allacciamento alla rete idrica. Detta struttura gode di regolare abitabilità rilasciata dal Comune di Pulsano ad uso residenziale, come da documentazione doverosamente depositata e controllata in Prefettura già dal 2014, precedentemente alla gestione di Babele che risale al dicembre 2015. La fornitura di acqua potabile è stata assicurata a mezzo di autobotti da ditte autorizzate come previsto da vigente normativa e dimostrata dalle fatture di acquisto.
A riscontro della corretta gestione del servizio basti ricordare che in quattro anni di attività nell’accoglienza dei centri straordinari, non si è mai verificato alcun episodio di protesta all’interno dei centri gestiti da Babele.
Resto in attesa di entrare materialmente in possesso del fascicolo per capire cosa mi viene attribuito nello specifico e mi chiedo per quale motivo si sia voluto aprire un solo procedimento che vede coinvolti altri Enti per fatti che non sono correlati.
Mi auguro che la Magistratura voglia procedere nei tempi più brevi ad acquisire la documentazione a riscontro di quanto ho esposto, non solo per la salvaguardia della mia personale onorabilità, ma a salvaguardia della dignità di tutte le operatrici e operatori che hanno svolto la loro opera con professionalità e grande spirito di dedizione in questi anni.

Grottaglie, 17/04/2019 Enzo Pilò

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