mercoledì 24 aprile 2019

Taranto - "Di Maio ingannapopolo vattene!" - manifestazione di protesta


















Manifesti dello Slai cobas per il sindacato di classe che ha portato le rivendicazioni e istanze degli operai avanzati e in particolare dei cassintegrati ILVA AS buttati fuori dall'accordo Di Maio/padroni/ArcelorMittal/Sindcati firmatari- usb compresa

Ministri M5S a Taranto, rabbia e proteste. «Di Maio e Salvini, fascisti in Parlamento: altro che cambiamento» irrompe un folto gruppo di giovani nel corso della manifestazione

Interventi di associazioni, cittadini "inquinati" dei quartieri, ambientalisti, slogan e manifesti appesi ovunque per urlare la  rabbia contro Di Maio e il Governo, che hanno tradito le promesse e ingannato la città di Taranto. 

"...hanno fatto 12 decreti per salvare l'Ilva è invece ne bastava uno per salvare Taranto. Oggi dimostrano che hanno paura di venire qui, Di Maio non ha il coraggio di venire in piazza. prima dicevano di farsi scortare dalla gente ora si fanno scortare dagli agenti".

Un gruppetto di quattro persone del meetup grillino è stato contestate al grido di "traditori", "bruciate quella bandiera" - i  quattro avevano una bandiera cinque stelle.

Genitori tarantini: "In un recinto, come se il pericolo fossimo noi". "È questa la sorpresa che stamattina hanno trovato gli uomini e le donne tarantine che amano la loro città, quelli che difendono la vita e l'ambiente. Tutti chiusi in un recinto, guardati a vista dalle forze dell'ordine. In una città nella quale anche la legittima difesa (perché di questo si tratta) è considerata pericolosa, perché devono continuare ad ammazzarci e non possiamo difenderci, zitti dobbiamo stare, sennò il popolo italiano, tutto, scopre che questi sono anche peggio degli altri, se mai fosse possibile! La Prefettura é lontana dal recinto e tutt'intorno la città é blindata. I Ministri arrivano in auto blindate e uomini della scorta e il recinto che contiene i tarantini, che urlano dai microfoni, deve essere lontano da dove "passeranno" i Ministri, non devono neanche udire le urla disperate di un popolo che é stanco di contare i propri morti.

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