Lo Slai Cobas sc con il volantinaggio fatto all'Auchan tra le lavoratrici che in questi giorni stanno vivendo una situazione di emergenza lavorativa, ha raccolto alcune loro testimonianze dell' ansia e paura per la situazione di precarietà che stanno vivendo. Lelavoratrici hanno parlato della loro rabbia. "I padroni e i sindacati confederali sono d'accordo, le assemblee erano solo una scusa per farci ingoiare il rospo!" Cosi si sfoga una lavoratrice, "ci vogliono ridurre l' orario di lavoro, il nostro salario già misero lo vogliono ridurre con la scusa della crisi, ma noi la dobbiamo pagare? Ci hanno sfruttato, sempre a lavorare, niente feste, né domeniche a casa. Neanche per fare la pipì ti puoi allontanare dal tuo posto di lavoro! La lavoratrice parla di ricatti da parte dei padroni, per quelle che si erano rifiutate di lavorare i festivi e che sono a rischio licenziamento e con il referendum sanno che ne usciranno comunque perdenti.
Sì parla di circa 40 esuberi e se non ci si accorda per la solidarietà, c'è il trasferimento in sedi lontane da casa e per chi ha famiglia e deve tirare a campare é una tragedia. Le lavoratrici che sono la maggioranza, in quanto donne si sentono anche più discriminate.
Le lavoratrici Slai Cobas hanno espresso la loro vicinanza alle lavoratrici e danno tutto il loro appoggio per una necessaria lotta!
Le lavoratrici dello Slai Cobas per il sindacato di classe
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