giovedì 25 aprile 2019

Lo Slai cobas ieri ha appoggiato la protesta, ma la sua posizione è differente. Perchè

Lo Slai cobas ha pienamente appoggiato la manifestazione di protesta per la venuta di Di Maio di ieri. Ha portato in essa le parole d'ordini di classe e antagoniste rispetto alla presenza di Di Maio. 
E' evidente che l'altra parte della manifestazione di stampo ambientalista, anche se radicale, ha centrato il problema sull'inganno elettorale di Di Maio e del M5s. Ma questo tipo di discorso è assolutamente limitato. Il populismo, sia se inganna sia se non inganna, è sempre una forma al servizio del capitale e delle dittature del capitale. La vera questione è rovesciare i governi dei padroni, rovesciare il governo fascio-populista oggi, come ogni governo dei padroni.
E su questo non basta la questione ambientale. La questione della classe operaia, dello sfruttamento, della ristrutturazione in seno alle fabbriche, di cui ArcelorMittal è una di queste, hanno la stessa rilevanza di questa battaglia politica e sociale.
Ieri le associazioni erano in piazza, innanzitutto nelle loro rappresentanze, perchè le masse popolari non hanno trovato nella protesta di ieri la forma adatta alla loro mobilitazione. Perchè le masse popolari, dei Tamburi, degli altri quartieri di Taranto rivendicano obiettivi concreti che permettano di fronteggiare l'emergenza sanitaria e ambientale. Obiettivi concreti che, invece, intorno al discorso generico della chiusura dell'Ilva, non vengono perseguiti, e quindi non danno risultati concreti alle masse.
Non è diverso dal populismo agitare parole d'ordini indipendentemente dal sistema sociale in cui viviamo, dei passaggi di lotta necessari per poter imporre il diritto al lavoro, alla salute in questo paese. Senza rovesciare il capitalismo, nessuna attività, sia industriale, sia del turismo, ecc. sono in grado di migliorare la condizione di vita delle masse e producono gli stessi effetti devastanti che l'Ilva ha prodotto in questa città.
D'altra parte, se noi non riusciamo a unire in questa città la classe operaia e le masse popolari, in realtà nessun risultato né generale né particolare potrà essere raggiunto.
In questo senso la posizione dello Slai cobas era quella di riferimento di questo discorso, che è diversa e distinta da quella fatto dagli ambientalisti, anche radicali.

Lo stesso vale per la manifestazione del 4 maggio. La marcia sull'Ilva,per i contenuti, per le modalità di svolgimento, diventa obiettivamente marcia contro gli operai e non contro ArcelorMittal. Non chiede agli operai di prendere nelle loro mani la lotta per la salute e la sicurezza in fabbrica e sul territorio, ma li confina dentro un recinto che li consegna ai padroni. 
In questo senso la manifestazione indetta per il 4 maggio è giusta nelle sue esigenze, ma sbagliata nei suoi obiettivi. Lo Slai cobas non ci sarà e porterà ai lavoratori, alla classe operaia l'appello perchè gli operai in primis assumano in fabbrica e fuori dalla fabbrica la battaglia per la sicurezza e la salute in città.
Questo è il cambiamento di cui abbiamo bisogno oggi. O siamo in grado di produrlo, e noi lavoriamo per questo, oppure le istanze, le esigenze che drammaticamente vengono poste in queste manifestazioni, in particolare dai malati, dalle loro famiglie, non potranno essere raccolte.

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