“Da quel 12 giugno 2015 in tanti hanno conosciuto la storia di Alessandro Morricella: quel giorno, un ragazzo di 35 anni perdeva la vita per un incidente sul luogo di lavoro, nell’AFO2 dell’ ILVA”, ricordano i componenti del Comitato Morricella Sempre Con Noi.
“A noi amici, dopo il dolore, il compito di trasformare la memoria in impegno, raccontando non solo la storia di Alessandro, ma di una città martoriata dall’inquinamento e dall’indifferenza”.
Per questo i componenti del comitato invitano tutti i cittadini, e non solo martinesi, a partecipare, venerdì 5 aprile, ore 19.00, al loroprimo incontro pubblico “ILVA. La vedo, ne sento ne parlo”, che si svolgerà presso la Sala Cristo Re a Martina Franca...
“A noi amici, dopo il dolore, il compito di trasformare la memoria in impegno, raccontando non solo la storia di Alessandro, ma di una città martoriata dall’inquinamento e dall’indifferenza”.
Per questo i componenti del comitato invitano tutti i cittadini, e non solo martinesi, a partecipare, venerdì 5 aprile, ore 19.00, al loroprimo incontro pubblico “ILVA. La vedo, ne sento ne parlo”, che si svolgerà presso la Sala Cristo Re a Martina Franca...
“Sono passati quasi quattro anni da quel terribile giorno in cui abbiamo perso il nostro amico Alessandro Morricella – scrivono i promotori dell’iniziativa -. Una morte inaspettata, ingiusta,
illogica: pochi secondi, una violenta fiammata, ghisa liquida e poi buio. Un buio che ha il sapore amaro e ferroso dell’Altoforno 2 dell’Ilva di Taranto, lo stabilimento siderurgico in cui ogni giorno Alessandro, da oltre 10 anni, timbrava il suo cartellino, nonostante l’impianto in cui lavorava doveva essere fermato nel 2012 per ordine della magistratura, assieme a tutta l’area a caldo”.“Uno strappo, nelle nostre vite, doloroso come una ferita aperta – continuano- : quattro anni alla ricerca di sollievo, quattro anni alla ricerca di cura, quattro anni di domande, di rabbia e frustrazione. Forse ora è il momento giusto, per noi, amici di una vita di Alessandro, insieme a Natalia, sua compagna e moglie, di trasformare la memoria in impegno. Un impegno che ci ha spinti a far diventare la nostra storia, la nostra perdita, un pezzo di tante altre storie e altre perdite connesse all’inquinamento che, ogni giorno, i cittadini di Taranto vivono sulla loro pelle”.
Un gruppo di persone che si sono ritrovate ad ascoltare storie di ex operai dell’Ilva, di mamme che vivono ai Tamburi, di semplici cittadini che da anni lavorano per costruire un’alternativa sostenibile con la vita e l’ambiente e così, naturalmente, da semplici amici uniti dal dolore si sono trasformati nel collettivo “Morricella sempre con noi”...
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