sabato 21 settembre 2019

Lotta Asili Slai cobas sul Corriere di Taranto


Asili – un passo avanti frutto della determinazione delle lavoratrici dello Slai cobas
Intanto, “finalmente qualcosa si muove. Oggi il Giudice di Taranto, Magazzino, esprimendosi sulla vertenza di una lavoratrice degli asili, difesa dall’Avv. Mario Soggia per il riconoscimento della mansione di ausiliariato e il conseguente parametro retributivo corrispondente, ha messo nero su bianco il “riconoscimento con efficacia ex nunc del superiore livello retributivo richiesto” e ha formulato in questo senso la proposta conciliativa su richiesta delle parti: i legali dei lavoratori, della Ditta Servizi Integrati e dell’Amministrazione comunale“. E’ quanto rende noto sempre lo Slai cobas.
Entro la prossima udienza fissata per il 15 novembre, ma anche prima, questa questione annosa che riguarda un diritto esplicito dei lavoratori, andrà a soluzione. E’ una prima vittoria delle lavoratrici Slai cobas, frutto della nostra lunga battaglia, fatta di presidi, scioperi, blocco dell’attività di ausiliariato, portata avanti in questi anni con determinazione, non facendosi scoraggiare dal tempo e
dall’atteggiamento finora negativo delle Ditte e del Comune. Essa ora apre la strada al riconoscimento dell’ausiliariato non solo alle altre lavoratrici dello slai cobas ricorrenti – difese sempre dall’Avv. Soggia – ma a tutte le 84 lavoratrici degli asili” prosegue la nota.
Solo lo Slai cobas ha aperto da anni questa strada. Gli altri sindacati presenti, Cisl, Cgil, e ultimo l’Usb, su questo diritto sono stati silenti o complici delle ditte e del Comune che volevano risparmiare sulla pelle delle lavoratrici, accettando che venisse apertamente violato lo stesso CCNL Multiservizi. Ora, noi seguiremo gli ulteriori passaggi legali, fino ad effettiva risoluzione – affermano ancora dal sindacato di classe -. Vogliamo che questo riconoscimento dell’ausiliariato e del livello corrispondente sia chiaramente indicato nella nuova gara d’appalto“.
Vi sono inoltre le altre questioni su cui ancora non ci sono passi avanti o al massimo ci sono solo impegni verbali (assolutamente insufficienti visto come in passato sono finiti gli altri impegni” affermano dallo Slai cobas: “l’avvio, con data certa, dell’aumento a 3 ore giornaliere e 18 settimanali dell’orario di lavoro; la volontarietà circa il trasferimento in altro servizio di 14 lavoratrici; il recupero per lavori straordinari di pulizia di un mese dei due di sospensione estiva (mentre l’altro potrebbe essere coperto da ferie e banca ore); la copertura al 100% per le sostituzioni del personale assente (a differenza di quanto accade ora, per cui il lavoro deve essere “coperto” al 100%, ma in meno orario (per es. in soli 50 minuti e non 1 ora e 50) di quello della lavoratrice sostituita. l’impegno ad aumentare ulteriormente l’orario di lavoro in caso di riduzione del personale (per pensionamento o altro. Per tutto questo, lo Slai cobas mantiene lo stato di agitazione e mantiene aperta la procedura avviata di sciopero“.

Dall’incontro col Comune, avvenuto dopo l’incontro in Prefettura, sulla nuova gara d’appalto per gli asili comunali, a parte la conferma, sempre verbale, dell’aumento dell’orario di lavoro, con tempi lunghi, da gennaio, sulle altre richieste dello Slai cobas non si è voluto fare nessun passo avanti“: è quanto affermano dal sindacato di classe sulla vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori degli asili comunali.
Il Comune ha informato che l’importo della nuova gara d’appalto è stato raddoppiato; che resteranno nel servizio degli asili 70 lavoratori, mentre 14 saranno destinati ad altri servizi alle stesse condizioni, compresi i due mesi di sospensione estiva; su questo punto, benchè richiesti dallo Slai Cobas, non sono stati forniti altre informazioni circa quali e dove saranno questi altri servizi. Lo Slai cobas ha comunque detto che questo spostamento di una parte dei lavoratori deve avvenire su base volontaria” si legge nel comunicato.
Lo Slai cobas, oltre ad aver richiesto “una maggiore precisione circa le effettive date di avvio della nuova gara d’appalto – dato che nulla di scritto ci è stato presentato, ha chiesto: che nella nuova gara d’appalto, in sede di definizione del capitolato si indicasse la qualifica reale delle lavoratrici che sono addette sia alla pulizia che all’ausiliariato e di conseguenza si indicasse, sulla base di quanto previsto nel CCNL Multiservizi il livello e parametro corrispondente: 2° liv. Parametro 115, atteso che pur essendo nel capitolato vigente indicate espressamente le mansioni di ausiliariato, riconosciute peraltro dagli accertamenti dell’Ispettorato del Lavoro, a questo non era seguito il riconoscimento giuridico e retributivo; che venisse recuperato per lavori straordinari di pulizia un mese dei due di sospensione estiva, mentre l’altro poteva essere coperto da ferie e banca ore;  che venisse indicato che le eventuali riduzioni di organico (per pensionamenti, ecc.) devono comportare una spalmatura in più tra i lavoratori dell’orario di lavoro“.
Infine, lo Slai cobas “ha posto che le sostituzioni del personale assente siano fatte coprendo il 100% del tempo di lavoro del lavoratore sostituito, a differenza di quanto accade ora – per cui il lavoro deve essere “coperto” al 100%, ma in meno orario (per es. in soli 50 minuti e non 1 ora e 50) di quello della lavoratrice sostituita. Ma su queste richieste è stato opposto un generale no“.
I rappresentanti dell’Amministrazione Comunale in merito alla problematica sull’ausiliariato “hanno detto che essendo pendente un giudizio per ricorsi dei lavoratori, l’Amministrazione non può formulare considerazioni, né è possibile porre un riconoscimento dell’attività di ausiliariato e indicazione di livello e parametro nel nuovo capitolato d’appalto; che comunque l’aggravio di costi che ciò comporterebbe non rientra nell’importo stabilito dal Comune (benchè sia stato raddoppiato rispetto alla precedente gara); che in merito alla proposta sindacale sulla sospensione estiva hanno detto di non poter accogliere la richiesta dello Slai cobas, anche perchè non se ne vede la necessità. In merito alla questione delle sostituzioni hanno detto che non era possibile accogliere la richiesta data l’esistenza di un verbale sindacale che pone un tetto massimo complessivo di ore settimanali” si legge ancora nella nota.
Lo Slai Cobas ha infine invitato i rappresentanti dell’Amministrazione “a rivedere le loro determinazioni, a fare dei passi avanti in direzione delle richieste sindacali. In caso contrario il sindacato confermerà l’astensione dal lavoro“.

Nessun commento:

Posta un commento